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Un incontro di valori, comunità e responsabilità per i diciottenni Accoglienza nella maggiore età tra Costituzione, donazione di sangue e dialogo sul benessere. I Sindaci hanno consegnato ai giovani una copia della Costituzione e una bandiera italiana, simboli dell’impegno civico che li attende. Il proposito: estendere l’iniziativa, il prossimo anno, anche al Comune di Falcade.
CANALE D’AGORDO Si è svolta una serata importante e partecipata dedicata ai giovani neodiciottenni delle comunità di Canale e Vallada. Le Amministrazioni Comunali, insieme alla locale Sezione Donatori di Sangue, hanno accolto i ragazzi con un evento che ha saputo unire valori civici, riflessioni sul benessere e la celebrazione della solidarietà, con il proposito di estendere l’iniziativa, per l’anno prossimo, anche ai giovani del limitrofo Comune di Falcade. Il Sindaco, Massimo Murer, ha parlato ai giovani dell’importanza della Costituzione italiana, definendola un documento attuale e ricco di bellezza. Con parole appassionate ha esortato i ragazzi a diventare protagonisti nella loro comunità. Il Sindaco di Vallada, Fabio Luchetta, ha ribadito il significato dell’ingresso nella maggiore età, sottolineando la responsabilità di tradurre i principi costituzionali in azioni concrete per il bene collettivo. Ospite la dottoressa Romana Lucattelli, tecnico della riabilitazione psichiatrica, ha affrontato temi legati al benessere, alle cause di disagio giovanile e all’importanza di riconoscere e gestire lo stress, evidenziando che chiedere aiuto è un segno di maturità, non di debolezza. Adriano Fiocco, Segretario della Sezione Donatori di Sangue di Canale e Vallada, ha illustrato il significato della donazione di sangue, ricordando le attività di sensibilizzazione svolte già a partire dalle scuole elementari. Marilisa Luchetta, coordinatrice della serata, ha letto la testimonianza di Achille Fontanive che nel 1938, in fin di vita, ricevette per ben due volte trasfusioni di sangue dal ventiseienne don Albino Luciani, uscito dal Seminario per andarlo a trovare. Trasfusioni risolutive che il Fontanive segnalò in una testimonianza: “Nel febbraio 1998 scrissi una lettera a Papa Wojtyla dando la mia testimonianza dei fatti accaduti 60 anni prima, chiedendo la beatificazione e la nomina a patrono dei donatori di sangue del nostro Papa Luciani”.