LA GIUDIZIARIA OGGI
DAL CORRIERE DELLE ALPI
SINTESI, GIGI SOSSO
AGORDO Un uomo rischia un anno di reclusione per atti persecutori contro l’ex moglie, con condotte a sfondo religioso, tra cui lanciarle acqua per “purificarla”. La Procura accusa anche la gestione arbitraria dei figli. La difesa minimizza, sostenendo che non vi siano reati. Sentenza attesa il 13 febbraio. Il pm Giada Modena ha chiesto la condanna, sia per atti persecutori che per inosservanza di un provvedimento del giudice, nella gestione dei figli affidati al marito. Mentre per il difensore Massimiliano Paniz non c’è niente di penale nelle contestazioni, nell’ambito di una coppia con grandi difficoltà anche solo nella comunicazione. Tra accusa e difesa, il legale di parte civile Giulia Mazzarolo, che ha aggiunto il risarcimento danni.
Amministratore sotto accusa: spesi 400 mila euro per spese personali
ALPAGO F S, 60enne di Farra d’Alpago, è sotto processo per aver sottratto oltre 400 mila euro dai conti di un’azienda di abbigliamento di Vittorio Veneto. Secondo la Guardia di Finanza, avrebbe usato i fondi per acquisti personali, viaggi e beni di lusso. È accusato di omessa dichiarazione fiscale. In tribunale, sono stati sentiti due militari della Guardia di finanza, che hanno ricostruito le indagini eseguite negli uffici della sede dell’azienda e negli istituti bancari di riferimento. Il giudice Federico Montalto ha rinviato di qualche mese per completare la fase istruttoria del processo e provvedere alla discussione finale. Poi la sentenza: per il momento, vale per tutti la presunzione d’innocenza. La parte offesa è l’Agenzia delle Entrate.
Truffa online: l’appartamento fantasma di Corso Italia
CORTINA Un falso annuncio su Airbnb ha ingannato due turisti, facendo loro versare oltre duemila euro per un appartamento inesistente in Corso Italia 63. Gli imputati, Rocco Foti e Maria Rosa Villa, rischiano di farla franca se le vittime non si presenteranno in tribunale il 22 maggio, determinando una remissione tacita della querela. Le indagini dei Carabinieri hanno svelato il raggiro attraverso tabulati telefonici e verifiche bancarie. Il processo potrebbe concludersi senza condanne.