CORTINA Sono state sospese ieri pomeriggio le ricerche dell’escursionista francese di 56 anni, non presentatosi all’appuntamento con i compagni di comitiva al Rifugio Dibona. A seguito della segnalazione di una persona del bar della stazione degli autobus di Cortina, sono state visionate le immagini delle telecamere che hanno ripreso questa mattina un uomo fortemente somigliante al turista francese. Mostrate ai suoi connazionali, ogni dubbio sulla sua identità è stato fugato. Inoltre i carabinieri hanno appurato che la sua macchina, lasciata a Bolzano alla partenza del giro a piedi, non si trova più al parcheggio. L’allarme è quindi rientrato dopo una notte e una mattina di ricerche solo perché il francese non si è premurato di avvisare i compagni di viaggio
L’INTERVENTO DELL’ALTRA SERA, I PARTICOLARI
VAL DI ZOLDO L’altra sera alle 20 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino della Valle di Zoldo per un cacciatore caduto nei boschi di Malga Vescovà, sopra Pala Favera, e privo di conoscenza. Una squadra è subito partita nella direzione indicata e ha raggiunto il punto in cui si trovava M.C., 27 anni, di Val di Zoldo (BL), anche grazie ai segnali di luce degli amici che erano nel frattempo arrivati da lui. Il cacciatore, che era ruzzolato per diversi metri e aveva riportato un possibile politrauma, era tornato in sé, anche se non ricordava cosa gli era capitato. Caricato in barella è stato trasportato dai sette soccorritori per una mezz’ora lungo il pendio fino alla strada, dove attendevano l’ambulanza e il medico dell’equipaggio del Pelikan di Bressanone, atterrato a Pala Favera. Accompagnato all’elicottero, il ragazzo è stato imbarcato e portato all’ospedale di Bressanone. L’intervento si è concluso alle 22.30 circa.