MONTEBELLUNA La storia di Luisa Velluti, la ragazza di Falcade alla ricerca da tempo della madre e che la prossima settimana incontrerà Papa Francesco in udienza privata si arricchisce di ulteriori particolari. A renderli noti è Antonio Netto, uomo della protezione civile di Montebelluna che ha preso a cuore la storia della parrucchiera di Falcade. A pochi giorni dall’incontro tra Luisa e il Pontefice lo abbiamo sentito ai nostri microfoni. Parla di una storia di violenza, di una donna (la madre biologica di Luisa) che vuole dimenticare ma è altresì convinto che le due donne anche in seguito all’intervento di Papa Francesco avranno modo di incontrarsi in “camera segreta” per abbracciarsi e mettere fine a questa lunga storia.
Antonio Netto è ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana
Nato a Montebelluna il 22 dicembre del 1972, è il pilastro portante della protezione civile montebellunese. Da anni, senza risparmio di energie è il punto di riferimento per la città, soprattutto nel caso di emergenze e calamità. Antonio è un uomo che ha fatto sempre del bene e in più occasioni. Luisa lo ha definito un angelo. In questi mesi si è dato da fare entrando in contatto con più persone della parrocchia di Montebelluna a conoscenza della storia di Luisa e, secondo Netto, molte di queste sono salite a Falcade per curiosità, per vedere la parrucchiera che cerca la madre che l’ha messa al mondo e che poi anche perché figlia di una famiglia molto rigida è stata convinta o forse costretta ad abbandonarla. “La mamma di Luisa – dirà Antonio al termine delle sue ricerche – è stata davvero violentata da una persona di Montebelluna nota alle forze dell’ordine, caso che fece molto parlare 30 anni fa”.
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