MARIA MADDALENA DI ROCCA PIETORE La chiesa che a Rocca Pietore, in provincia di Belluno, è intitolata a Maria Maddalena, secondo Infodolomiti “sorge nell’idilliaco abitato di montagna di Rocca Pietore, incastonata tra il paesaggio dolomitico e dichiarata, tra l’altro, monumento nazionale”. Come che sia, oggi, martedì 2 ottobre 2018 – lo ricorda il settimanale “Domenica” diretto dal vescovo emerito di Belluno-Feltre mons. Giuseppe Andrich -ricorre il cinquecentoventiquattresimo anniversario della dedicazione, avvenuta nel 1494. L’origine di questo tempio – scrive ancora Infodolomiti – sembra essere collocata in un arco temporale che va dalla fine del XIII secolo alla fine del XIV, ma purtroppo non si hanno alcune notizie certe circa la sua struttura iniziale. Si presuppone che potesse essere costituito di una semplice pianta quadrangolare senza l’abside e, forse, un campanile ‘a cavaliere’ oppure a ‘vela’. Quanto all’attuale struttura della Chiesa di Santa Maria Maddalena risale al Quattrocento e, in stile gotico, si presenta slanciata, con un’aula divisa in due campate, due cappelle laterali e l’abside a pianta pentagonale. La travatura del tetto è celata da costoloni che disegnano un’armoniosa geometria arricchiti da affreschi. Il campanile risale invece al 1530 e con la sua tipica forma a torre, rinnovata nell’Ottocento, completa l’intero edificio con un bel dinamismo e la tradizionale guglia ghibellina. Capitolo opere d’arte: essenziale e lineare l’esterno, l’interno “custodisce un tripudio d’arte e scenografia. A partire da uno straordinario Flügelaltar realizzato nel 1518 dalla bottega brissinese di Ruprecht Potsch, uno dei pochi altari di questa zona eseguiti in stile tedesco giunti fino ai nostri giorni, collocato nell’abside ed interamente intagliato, scolpito, decorato e dipinto in ogni particolare. All’interno di uno scrigno ospita le statue a tutto tondo della Vergine con il Bimbo affiancata dalle Sante Maria Maddalena e Caterina d’Alessandria, mentre sulle portelle aperte si possono osservare le figure di otto santi in altorilievo e sulla parte esterna sono dipinti ad olio i Santi Nicolò, Biagio e Martino. infine, sulla cimasa degli alti pinnacoli si trovano la Maddalena, il Cristo flagellato tra la Madonna dolorosa e Giovanni evangelista. Per quanto riguarda, invece, lo scrigno della predella si possono notare all’interni degli altorilievi raffiguranti santa Barbara e la Maddalena, all’esterno Sant’Antonio Abate e San Leonardo; mentre su retro (come nel Flügelaltar della Chiesa di San Simon di Vallada) si trova dipinto il velo di Veronica. Conclude, Infodolomiti, sottolineando che “Degni di nota anche i due altari minori laterali, realizzati dall’artista bellunese Giovanni Auregne… Uno ospita una bella pala eseguita da Domenico De Biasio di Sottoguda, caratterizzata da colori accesi e da uno stile ispirato a quello di Michelangelo Grigoletti. Il secondo conserva un dipinto firmato da Francesco Frigimelica “Il Vecchio” illustrante la Santissima Trinità tra i Santi Francesco d’Assisi e Sebastiano. Sempre a Frigimelica appartiene una seconda tela, raffigurante Cristo benedicente, risalente al 1590 e situata nei pressi della porta che conduce al campanile. Di Maria Maddalena di Rocca Pietore scrive anche Wikipedia: “Dal punto di vista storico-architettonico degna di nota la chiesa di Rocca Pietore (del ‘400) in puro stile gotico alpino, al cui interno si trovano numerose opere degne di essere ammirate: l’altare scolpito, tipo flügelaltar del ‘500, opera di Ruprecht Potsch di Bressanone, nonché il tabernacolo ligneo (1600) del fassano Jori e varie pitture murali fra le quali una del Frigimelica. La chiesa è monumento nazionale”. In chiusura sottolinea come sia “Da visitare anche la chiesa parrocchiale di Laste dell’800, il Santuario di Santa Maria delle Grazie di recente costruzione (anni ’50 del ‘900, posto nella medesima piazzetta dove si trova la più antica chiesa del ‘700), la chiesetta gotica di Sottoguda del ‘400, la cappella intitolata a Sant’Antonio nei Serrai e varie cappelle sparse per tutto il territorio”.
testo e foto RENATO BONA
NELLE FOTO (Dario Fontanive per Edizioni turismo veneto): La chiesa di Santa Maria Maddalena; la portella del tabernacolo: il Redentore benedicente; Sacra conversazione di Domenico De Biasi; Santissima Trinità con san Francesco e san Sebastiano del Frigimelica.