BELLUNO Siamo oramai a fine dicembre 2018 e la nuova divisa operativa introdotta a giugno 2014 continua ad essere un miraggio per i poliziotti bellunesi – dichiara il Sap (Sindacato Autonomo di Polizia). Una nuova divisa che dopo una lunga attesa (se ne parlava già dal 2012) ha iniziato ad essere distribuita nell’estate del 2014. Sicuramente un passo in avanti in termini di vestiario – afferma la Segreteria Provinciale del Sap bellunese – in quanto, soprattutto per chi opera su strada, veniva finalmente prevista una divisa più consona alle esigenze operative, tra l’altro utilizzata già da tempo dalle altre polizie europee: berretto tipo baseball versione estiva e invernale, maglietta polo per l’estate e maglione lupetto per l’inverno, pantalone operativo a taglio sportivo in cotone per l’estate e con interno felpatino per l’inverno, anfibi in versione estiva e invernale, cinturone in cordura blu con relativi accessori, giacca a vento con interno staccabile, nonché maglietta polo a manica lunga, maglione con scollo a V, calzini estivi e invernali e dulcis in fundo guanti con protezioni da urti e antitaglio; via scarpette da ballo, pantaloni con le pinces e giacca e cravatta. Personale entusiasta, ma sorpresa delle sorprese, e forse neanche tanto sorpresa, il vestiario – ancora oggi – non c’è per tutti e non c’è tutto. Grazie alla mala gestione Dipartimentale e ai tagli dissennati attuati dai precedenti Governi in nome della spending review, che hanno letteralmente debilitato l’apparato della sicurezza. I primi ad essere vestiti – prosegue il Sap bellunese – sono stati i poliziotti della Questura e del Commissariato di Cortina che espletano attività di controllo del territorio; successivamente la distribuzione ha interessato anche il restante personale. Ma sempre a macchia di leopardo, a spot. Ad oggi non ci sono soprattutto le giacche a vento per i poliziotti della Polfer e parte della Questura; per la Polfer così come per la Polstrada non ci sono nemmeno i pantaloni versione estiva e invernale; per alcuni dei poliziotti della Questura e del Commissariato non ci sono gli anfibi invernali e i maglioni con scollo a V; per la Polfer non ci sono le magliette polo a manica lunga; per la Polstrada, nonché per la Polfer, non ci sono i berretti tipo baseball versione invernale e i cinturoni in cordura blu con relativa fondina; per tutti non ci sono i calzini estivi ed invernali che non pervengono da quasi tre anni e sempre per tutti non ci sono i guanti antitaglio, mai distribuiti. Il persistere di questi ritardi – dichiara il sindacato – costringe addirittura i colleghi di alcuni Uffici ad indossare in modo promiscuo i capi della varie divise (ordinaria, operativa, o.p. …) per realizzare una composizione che si avvicini ad un modello decoroso, oltre che funzionale, di uniforme. Ecco che le primaverili rassicurazioni ministeriali che la completa distribuzione della divisa operativa per la Polstrada e per la Polfer sarebbe avvenuta entro lo scorso mese di giugno, sono ad oggi quanto mai aria fritta. Eppure – conclude il Sap – nonostante questo sconcertante quadro si è avuto il coraggio di sperperare ben 5 milioni di euro per quelli che saranno i nuovi distintivi di qualifica. Uno scempio del quale – come recentemente ed orgogliosamente certificato dall’attuale Capo della Polizia – sono state conniventi e protagoniste tutte le sigle sindacali, tranne il Sap.