IL SINDACO DI LONGARONE, ROBERTO PADRIN
BELLUNO Bim Gsp ha ultimato, e messo in funzione oggi, il nuovo depuratore di Longarone. L’impianto è stato inaugurato questa mattina alla presenza del Sindaco Roberto Padrin, del Direttore Tecnico di Bim Gsp, Sergio Dalvit e dei diversi professioni ed imprese coinvolti nella realizzazione e nel collaudo dell’opera. Sono serviti due anni di lavori intensi, affidati alla Edilcostruzioni di Callegaro e Zuffellato spa di Lonigo (VI). Il nuovo depuratore, situata alla confluenza tra il Maè e il Piave e realizzato a lato del vecchio impianto, tratta i reflui non solo del capoluogo di Longarone ma anche dell’abitato di Castellavazzo: 6000 abitanti equivalenti complessivamente, misura indispensabile per garantire efficienza depurativa anche nei periodi fieristici dove vi è maggiore afflusso turistico. La nuova struttura, interamente coperta e chiusa con idoneo fabbricato, all’interno ha un comparto per il pretrattamento dei reflui (grigliatura, dissabbiatura e disoleatura), due vasche per il trattamento biologico (nitrificazione e denitrificazione a cicli alternati), una vasca per la sedimentazione finale con ricircolo del fango, un comparto per i trattamenti terziari (filtrazione finale e debaterizzazione con lampade UV dei reflui depurati prima della restituzione in natura). L’impianto, infine, è dotato di idonee strumentazioni per il telecontrollo della funzionalità. Oltre ai lavori di costruzione, è stata anche posata una nuova tratta di rete fognaria (circa 600 metri) e raccordata alla rete esistente, per la raccolta dei reflui di Castellavazzo ed il collettamento al nuovo depuratore. Sono stati, inoltre, già dismessi l’attuale impianto a servizio del capoluogo e la vasca imhoff di Malcom a servizio di Castellavazzo. “Siamo sodisfatti del risultato conseguito – spiega Roberto Padrin Sindaco di Longarone – che rappresenta un’ulteriore vittoria della fusione tra i comuni di Longarone e Castellavazzo. Un’opera che porta valore aggiunto al nostro territorio, garantisce la necessaria sostenibilità ambientale attraverso tecnologie di trattamento evolute ed innovative, e, cosa non trascurabile, porta un positivo segnale di rinascita nel nostro comune, fortemente penalizzato dall’alluvione dell’ottobre scorso. Il mio ringraziamento a Bim Gsp, che ha realizzato l’opera e che si è distinta nella gestione dell’emergenza del 29 ottobre scorso, e alla Regione Veneto che ha contribuito a finanziare il progetto con un finanziamento”. “L’intervento – spiega l’Amministratore Unico di Bim Gsp, Giuseppe Vignato – rientra nel consistente piano degli investimenti che, per i prossimi 15 anni, prevede un pacchetto-lavori di circa 165 milioni di euro. Con questo investimento di circa 3 milioni di euro – di cui 2 milioni circa finanziati dalla Regione Veneto – abbiamo centralizzato i processi depurativi nel territorio longaronese, dismesso impianti obsoleti ed inadeguati, migliorato efficienza di funzionamento e resa depurativa, a beneficio dell’ambiente, del territorio e dell’utenza”.