BELLUNO Grazie alla generosità di alcuni imprenditori Bellunesi, l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia dell’ Ospedale di Belluno si è dotata di un sofisticato strumento chirurgico indispensabile per la chirurgia del fegato. Si tratta del bisturi ad ultrasuoni di ultima generazione del valore di circa 30.000,00 euro che, sfruttando appunto vibrazioni ad altissima frequenza (parliamo di 20.000 impulsi al secondo) è in grado di “disintegrare” con grande precisione le cellule di un tessuto, quale ad esempio il fegato o il cervello, preservando intatti i vasi sanguigni, i dotti biliari o i nervi in esso contenuti. Utilizzando questo strumento è quindi possibile eseguire delicati interventi resettivi (principalmente sul fegato, ma anche sul cervello) per tumori di questi organi, minimizzando la perdita di sangue, aumentando la precisione e la sicurezza dell’intervento. La peculiarità di questo strumento risiede inoltre nella possibilità del suo utilizzo in laparoscopia, consentendo quindi di eseguire interventi complessi con una tecnica poco invasiva, attraverso piccole incisioni, che riduce il dolore postoperatorio e la durata della convalescenza. Il Direttore Generale ha ringraziato in Chirurgia, alla presenza del Direttore, dott. Fabio Ricagna, e del personale, il Presidente del Rotary Club di Belluno, Angelo Paganin e il tesoriere Riccardo Zaccone che si sono attivati per la raccolta e i sovventori Luigi Francavilla, Ludovico Trevisson (Meccanostampi srl) e Ernesto Riva per Unifarco spa, per la donazione della sofisticata strumentazione per la Chirurgia di Belluno.