Nel Venerdì di Passione, il Pontefice ha opportunamente dato spazio all’opera preziosa, insostituibile, di quanti operano in terra di missione. Papa Francesco ci ha così offerto il destro per ricordare, sinteticamente – attraverso testi ed immagini tratti dal libretto “Dalle nostre Sorgenti”, edito dal Centro missionario di Belluno-Feltr e diretto da don Luigi Canal – la figura di 5 bellunesi impegnati, con i fatti e con l’esempio, proprio a favore dei meno fortunati, che non sono davvero pochi. Tra l’altro, in questo mese di aprile 2019 che si sta consumando, hanno festeggiato (per quanto possibile) o si apprestano a farlo, il compleanno. missionaria delle Suore Pastorelle, è nata a Tiser di Gosaldo, alto Agordino in provincia di Belluno, il 6 aprile 1928. Missionaria in Australia dal 1950, a servizio dei migranti italiani. Ha avuto modo di dire: “… qui posso essere utile in comunità e anche nella parrocchia, sono ormai troppi anni che manco dall’Italia e mi fa piacere ricevere notizie dal Centro missionario e anche dal bollettino parrocchiale di Tiser e Rivamonte..”. E di ricordare. “Nel 1963 il nostro fondatore don Giacomo Alberione è venuto in Australia e quello stesso anno ricorreva il mio cinquantesimo anniversario di professione religiosa…”. TODESCO PADRE GIULIANO, della diocesi di Jales in Brasile, è nato a Lamon il 6 aprile 1932 ed è missionario dal 1966. Dal 1970 era stato parroco per due anni a Venezia quindi la congregazione canossiana lo autorizzò a lavorare in terra brasiliana dove ha prestato servizio in diverse parrocchie e dove risiede ad Aspàsia. Ha ricordato fra l’altro: “In tutte le parrocchie per le quali sono passato, il Signore mi ha messo in situazioni così disagevoli che ho avuto la certezza di una seconda mia missione da affrontare: costruire chiese, centri pastorali, saloni per eventi a favore delle comunità… Per la carità spicciola, quella fatta in base alle necessità quotidiane , con cesti di viveri, costruzione di casette, aiuti negli studi, è sempre arrivato l’aiuto italiano di parenti, amici e conoscenti ed in particolare di alcune entità dedite alla costruzione di un mondo più giusto e migliore”. SLONGO SUOR ROSA, missionaria salesiana, è nata a Pez di Cesiomaggiore il 9 aprile 1924. In Cile dal 1969, ha lavorato molto nelle scuole salesiane e nella formazione spirituale ed umana delle persone, creando anche piccoli laboratori. Ora è in casa di riposo a Santiago. Di lei è stato scritto fra l’altro. “Cinquant’anni e più di vita missionaria in Cile, il suo Cile. Generazioni di allievi hanno ricevuto il suo amorevole insegnamento e chissà quanta doverosa e merita ta gratitudine avrà ricevuto suor Rosa. Grazie per le bellissime emozioni che ci dona e che ricorderemo nel tempo”. ZANDONELLA CALLEGHERE DON SAVINO, missionario salesiano, è nato a Dosoledo di Cadore il 16 aprile 1942. Partito nel 1958, a 16 anni, ancora chierico, è approdato in Argentina ed ha operato a Neuquén, Luis Beltran, Trelew, Rawson, Zapala, Bahia Blanca, Bariloche (la “Cortina d’argentina” fondata dal bellunese Primo Capraro, di Castion), Patagones. Risiede a Viedma capitale della provincia di Rio Negro e spesso vive in mezzo ai più poveri, lontano da casa. Don Savino ha avuto modo di dire: “Se non facciamo qualcosa per cambiare questo mondo, la nostra religione sarà solo platonismo, alienazione e i n chiesa i nostri canti sulla fraternità ci suoneranno come stonature. Non m i sento un eroe, ma solo uno che sa di non aver sbagliato nella scelta mettendosi al servizio dei più bisognosi”. DE BORTOLI DON VALENTINO, missionario incardinato a La Paz, è nato a Feltre il 23 aprile 1962. Perito agrario, verso il 1987 cominciò a frequentare i gruppi Mato Grosso d’impegno missionario, animati dai padri salesiani, E’ stato ordinato diacono nell’autunno del 1998 e sacerdote l’anno successivo. Vive in Bolivia a circa seimila metri di altitudine; è missionario al servizio della diocesi di El Alto nel dipartimento di La Paz, e parroco di Ambanà. Ha avuto modo di affermare: “Nella parrocchia abbiamo trenta comunità che seguiamo con attività pastorali, specialmente rivolte ai ragazzi. C’è l’internato maschile, con la scuola di falegnameria, abbiamo inoltre organizzato cooperative, attività di doposcuola ed assistenza agli anziani e agli ammalati”.
NELLE FOTO (Riproduzioni dal libro “Dalle nostre sorgenti” del Centro missionario di Belluno-Feltre): suor Maria Letizia Selle; padre Giuliano Todesco; suor Rosa Slongo; don Savino Zandonella Callegher; don Valentino De Bortoli; il direttore del Centro missionario della Diocesi di Belluno-Feltre, don Luigi Canal, con suor Rosa Slongo, in occasione di una visita missionaria.