BELLUNO_TRICHIANA Si era creato un lavoro spacciando droga ricevuta attraverso il servizio postale, ma anche una rete di persone in grado di ricevere i pacchi da oltre confine per poi favorirne il recupero dello spacciatore, un trentenne di Trichiana. Le indagini hanno fatto emergere la rete di spaccio e i percorsi sul web, quelli nascosti inacessibile ai più.
L’INIZIO DELLA STORIA
Era il gennaio 2018 quando la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga segnalava il sequestro di un pacco con 365 grammi di anfetamina diretto ad una persona di Belluno, sostanze reperite nel dark web e pagate con monete virtuale come i bitcoin. Si tratta del web sommerso che non è accessibile, nemmeno indicizzato dai motori di ricerca, il deep web è il 90 % di internet, il dark net il 6%. A questi siti è possibile accedere solo conoscendone l’indirizzo. I Carabinieri hanno fatto scattare le indagini in terra bellunese identificando il pacco spedito dalla Germania ed inviato ad un anziano di origini campane residente a Belluno, ma in un primo momento non sono emersi elementi illegali a lui riconducibili, ovvero sembrava non ne sapesse nulla.
IL SEQUESTRO DI LENTIAI
Lo scorso febbraio i Carabinieri di Trichiana hanno sequestrato ad un giovane di Lentiai alcuni grammi di marijuana e anfetamina, identificando lo spacciatore, trentenne residente a Trichiana con conoscenze informatiche elevate, con precedenti di polizia per truffe via internet, padroncino per una società incaricata da Poste Italiane per il trasporto della corrispondenza. L’intuito degli investigatori ha chiuso il cerchio e le indagini si sono dirette verso il trichianese. Nel luglio scorso la perquisizione a sorpresa a carico dell’anziano di origini campane a cui era stato inviato il pacco sospetto, altre perquisizioni a carico di un 40enne di origini pugliesi dipendente di Poste Italiane. Sono stati sequestrati diversi pacchi in arrivo dalla Spagna con 1 chilogrammo di marijuana, computer, cellulari, sim, con due persone arrestate in flagranza di reato.
LA RICOSTRUZIONE
Ecco come si muoveva il trentenne trichianese: reperiva o reclutava i corrieri, cambiava la valuta in bitcoin, acquistava e spediva le sostanza stupefacenti, consegnava a domicilio i pacchi. I Carabinieri hanno confermato come intestasse schede telefoniche a persone fittizie creando falsi profili per poi contattare chi si candidava a qualsiasi lavoro nei vari annunci sul web, tra questi il pensionato di origini campane e uno straniero residente in Valbelluna. Fingendo di essere il responsabile di una società di consegna di corrispondenza privata realmente esistente in Italia reclutava le ignare persone per il recapito della corrispondenza, questi dovevano ricevere i pacchi indirizzati a loro nome e poi consegnarli agli indirizzi della Valbelluna comunicati in un secondo momento. Non appena a destinazione i pacchi venivano recuperati dal trichianese, in una occasione dal 40enne pugliese. Gli ignari complici dello spaccio ricevevano dai 15 ai 35 euro in ricariche post pay effettuate in diversi esercizi della provincia. Attraverso il dark web il contatto con altre persone per il cambio della moneta in bitcoin, persone identificate e indagate per riciclaggio di denaro. Sempre dal dark web il trentenne di Trichiana contattava gli spacciatori in Germania, Spagna, Nor Europa. Dalle ricerche dei Carabinieri è emerso che l’uomo ha reperito oltre ad anfetamina e Marijuana anche altri stupefacenti come MDMA, Ketamina e Speed.
Narkoweb, è il nome dell’operazione condotta dal Nucleo Investigativo e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale con la collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antridroga e per la repressione dello spaccio via internet. Due persone sono state arrestate in flagranza di reato, una su ordinanza di custodia cautelare a domicilio e una deferita all’autorità giudiziaria, tre le persone segnalate alla Prefettura perché assuntori di sostanza stupefacenti. Sono stati sequestrate 272 grammi di anfetamina, 1 chilogrammo e 300 di marijuana, computer, cellulari, sim e materiale per il confezionamento della droga. Sequestrato anche del denaro: 1500 contanti, 4300 in conti online, pochi dollari on line e bitcoin.