di Renato Bona
Il sito “chiesabellunofeltre” ha dato la notizia di una riunione del Consiglio presbiterale che, convocato nel centro di spiritualità “Papa Luciani” di Col Cumano e presieduto dal vescovo della Diocesi di Belluno-Feltre monsignor Renato Marangoni, si è occupato unicamente del Seminario gregoriano di Belluno (l’Archivio storico del Comune rammenta che sorto originariamente quale convento francescano, per una comunità religiosa che è documentata a Belluno già nel XIII secolo, il complesso fu riedificato in ampliamento dell’annessa chiesa di San Pietro, eretta nel 1326 e completamente ricostruita nel 1750), nei propositi, dovrebbe essere attrezzato come struttura abitativa per i sacerdoti. In particolare quelli oltre i 75 anni in condizione di almeno discreta autosufficienza, e divenire quindi luogo di fraternità presbiterale per quanti, previo confronto con il vescovo monsignor Renato Marangoni “lasciano gli incarichi più attivi del ministero, specialmente quello di parroco”. Fra gli interventi, preziosi quello del rettore del “Gregoriano”, Giorgio Lise il quale si è soffermato sulla “impostazione complessiva della vita in Seminario, le modalità di essa, i momenti di fraternità e preghiera, le opportunità favorevoli che scaturiscono da tale scelta”. E quello dell’architetto Gloria Manera la quale ha dettagliatamente illustrato l’idea progettuale di rifacimento delle stanze al primo piano e poi eventualmente alcune nel secondo per garantire alloggi più dignitosi, confortevoli e adeguati. Si ricaverebbero 16 alloggi, 11 al primo piano e 5 al secondo che garantirebbero presenze stabili e accoglienze per brevi periodi. Il dibattito ha consentito di precisare altri aspetti della proposta, approvata all’unanimità, che risulta sostenibile dal punto di vista economico (non trascurando la possibilità di alienare qualche altra struttura non utilizzabile e chiedendo comunque alla Diocesi di investire prioritariamente proprio sul Seminario). Sì anche all’invito ad elaborare in tempi solleciti un progetto tecnico che potrà poi essere realizzato eventualmente per stralci, partendo già dai prossimi mesi in modo che i primi alloggi possano essere pronti tra la fine della prossima estate ed entro la primavera del prossimo anno. Concludiamo ricordando che il rettore monsignor Giorgio Lise in occasione di una “Giornata del Seminario” ebbe modo di sottolineare fra l’altro ai confratelli e agli amici dell’istituzione: “ È ormai noto che da qualche anno il nostro Seminario non accoglie più ragazzi e giovani in preparazione al sacerdozio, che sono in Comunità con altri giovani a Trento. Tuttavia, questa Istituzione non cessa di essere punto di riferimento nella vita della Diocesi… e conferma la sua vitalità formativa attraverso alcune realtà che attendono il sostegno generoso di tutto il Popolo di Dio”: il Liceo Lollino; l’Istituto Superiore di Scienze Religiose; la Scuola di formazione teologica, ed ha poi posto l’attenzione su quelli che ha definito tesori culturali e d’arte: la Biblioteca Gregoriana con le sue decine di migliaia di volumi e la Lollíniana con il centinaio di Codici manoscritti, 84 incunaboli e 1910 opere a stampa. Oltre alla chiesa di San Pietro e i due chiostri: luoghi molto frequentati dai gruppi in visita alla Città”. Nell’occasione aveva auspicato proprio che il “Gregoriano” potesse diventare “luogo di ospitalità per sacerdoti che, lasciato il servizio diretto in pastorale, volessero continuare ad operare in altri ambiti della vita pastorale, anche per sentirsi ancora utili alla Chiesa, tornando, per così dire, nel grembo di quella Istituzione che li ha formati al ministero presbiterale”.
NELLE FOTO (sito chiesabellunofeltre e Google): un momento della riunione del Consiglio presbiterale a Col Cumano; la facciata del Gregoriano; il rettore mons. Giorgio Lise; interni del Seminario.