“SERVONO POLITICHE ATTENTE PER TANTI ANZIANI BELLUNESI CHE SPESSO VIVONO IN ZONE ISOLATE E NON HANNO PARENTI SU CUI APPOGGIARSI”
DI DAMIANO TORMEN
BELLUNO “C’è chi si ammala e non viene assistito da nessuno – rileva Maria Rita Gentilin, segretaria generale dello Spi Cgil di Belluno – e chi viene raggirato per aver scambiato due parole in fiducia con qualche abile truffatore. C’è chi finisce in una casa di riposo dimenticato da tutti e addirittura chi muore nel suo appartamento senza che nessuno se ne accorga se non settimane o mesi dopo. Insomma, inutile negarlo. Quello della solitudine è un dramma che non risparmia neppure tanti anziani bellunesi, in particolare quelli che vivono in zone più isolate o che non hanno amici o parenti a cui appoggiarsi”. Ricordiamo che la pensione lorda mensile (escluse le pensioni pubbliche) nel territorio bellunese è di 916,97 euro, la media più bassa della regione dopo quella di Rovigo. Ma per le donne l‘importo scende sotto i 670 euro lordi mensili, una cifra che la dice lunga sulla situazione delle ultraottantenne che vivono da sole. “ La politica, anche a livello regionale, deve tenere conto di questa situazione – continua Gentilin -. La solitudine è una vera e propria malattia di cui soffrono molti nostri anziani. Una persona sola, soprattutto se non ha familiari o parenti che la seguano, è a rischio in molte situazioni. Pensiamo alle truffe porta a porta, per esempio. Le vittime preferite sono appunto gli anziani soli. Ma c’è anche tutto il tema della non autosufficienza che riguarda per la stragrande maggioranza proprio gli anziani con più di 80 anni d’età: essere da soli non aiuta di certo. Inoltre, un anziano solo può avere difficoltà nelle piccole cose quotidiane, come fare la spesa e, soprattutto nei mesi estivi, tutto si complica. Le nostre sedi sparse su tutto il territorio sono pronte ad accogliere questi anziani per un aiuto, un consiglio o, semplicemente, per tenere loro un po’ di compagnia”.