LONGARONE Certottica in prima linea per contrastare il COVID-19: una task force promossa dall’Istituto di Longarone d’intesa con ANFAO e con il Dipartimento di Chimica dell’Università Cà Foscari di Venezia, sta vagliando i protocolli di detergenza per gli occhiali, portando avanti anche la ricerca nel campo della disinfezione. Appurato che gli occhi sono una porta di ingresso del virus – e certificato dallo studio dell’Ospedale Spallanzani di Roma che le lacrime sono mezzo di contagio – è cresciuta in maniera esponenziale l’esigenza di utilizzare gli occhiali nella veste di protezione. Ma se l’occhiale fa da barriera, esso stesso deve essere adeguatamente pulito per non essere portatore del virus: ed ecco che proprio questo caposaldo ha fatto scendere in campo il pool di massimi esperti in materia. Per far ripartire il settore, e salvaguardare la salute dei clienti nei punti vendita, sono necessarie procedure di sicurezza sia per il prodotto occhiale che per gli strumenti di ottica e oftalmologia. Una richiesta che arriva proprio dalle aziende produttrici, anch’esse attente alla tutela del consumatore, che stanno aspettando un protocollo univoco sulla sanificazione delle montature nei negozi e che tenga conto dei possibili danneggiamenti delle montature e delle lenti sottoposte a trattamenti ripetitivi. Il punto cruciale, infatti, sarà la soluzione di questo problema: se da un lato la sostanza individuata dovrà garantire la detergenza dell’occhiale, dall’altro non dovrà logorare i materiali di cui è composto. Per risolvere nel più breve tempo possibile la questione, chimici ed esperti stanno testando diverse miscele con l’agente sanificante individuato che dovrebbero portare a risposte chiare entro fine mese: questo sarebbe un importantissimo risultato per l’intero settore e per tutto il suo indotto.
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