REDAZIONE Sembra che l’opinione pubblica abbia perso interesse sul progetto riguardante il Treno delle Dolomiti. Questo crea preoccupazione tra coloro che hanno combattuto in prima linea. Il gruppo “Treno delle Dolomiti” torna sul tema e lo fa con un comunicato.
IL COMUNICATO
E il treno delle Dolomiti? Lanciamo questo allarme. A fine estate 2021 la Provincia di Belluno aveva accolto la sfida lanciata dalla Regione Veneto: entro un anno arrivare a definire il tracciato finale per il treno delle Dolomiti (in verità già deciso dalla Regione Veneto in qualità di deus ex machina a causa dell’inenarrabile inerzia con cui gli amministratori locali affrontano la questione), compreso di verifiche su sostenibilità economica e considerazioni generali circa il trasporto combinato gomma-rotaia. Com’è la situazione a 6 mesi dal quel famoso consiglio provinciale di Valle di Cadore? A questa domanda non si può rispondere con certezza. È vero però, leggendo dal sito della Provincia di Belluno, che in tutte le riunioni successive di Palazzo Piloni non sia stato preso in considerazione questo punto tra quelli all’ordine del giorno, evidenziando una volta di più la difficoltà che il nostro territorio ha quando si tratta di fare sintesi, quasi a voler evitare di favore alcune aree a scapito di altre, rendendosi invisi gli amministratori locali di quelle meno toccate dal progetto. Lanciamo quindi questo accorato appello, nella speranza di smuovere la situazione tragicamente impantanata: la Provincia deve essere orgogliosa di poter decidere su un progetto così importante, che segnerà il nostro territorio per decenni a venire, e non aver timore di prendere decisioni impopolari o poco condivise dalla popolazione, direzione nella quale da troppo tempo le nostre Istituzioni si muovono. Il cattivo amministratore è colui che (non) decide per non scontentare una o l’altra parte; al contrario un buon politico è colui che, soppesando le opzioni sul tavolo e valutandone la bontà, sceglie la migliore per il territorio nella sua interezza.
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