A DIFESA DEGLI SPORT DEL GHIACCIO. L’IMPORTANZA DI FARE MASSA CRITICA, SABATO MANIFESTAZIONE IN CADORE
REDAZIONE Sabato alle 15 si svolgerà una manifestazione di sensibilizzazione dopo i noti problemi legati al caro bollette e alla conseguente chiusura degli stadi del ghiaccio. Come ad Alleghe anche a Pieve di Cadore il problema è concreto e lo stadio a luci spente. La manifestazione di sabato si svolgerà presso lo stadio del ghiaccio “Galvalux Arena”. Le società del ghiaccio con grande preoccupazione per il futuro dei loro giovani si sono attivate organizzando l’incontro di sabato al quale sono stati invitate le società sportive del territorio e i sindaci. Sarà un sit- in contro l’inaccettabile aumento dei costi che ha costretto le amministrazioni a spegnere i compressori.
La lettera invito di Andrea Panciera – Presidente Hockey Club Pieve di Cadore e Cristina Marchi – Presidente U.S.G. Pieve di Cadore
“Stiamo attraversando un momento turbolento e difficile ed il “caro bollette” degli ultimi mesi sta mettendo a dura prova il tessuto sociale e produttivo del nostro Paese. Questa situazione, già di per sé difficile, si innesta nella nostra provincia, in particolare nelle Terre Alte, su un terreno purtroppo già fertile per la presenza di un forte disagio adolescenziale, certificato dall’ULSS già da alcuni anni ed acuitosi a seguito della pandemia da Covid-19. Il disagio giovanile aumenta via via che i territori presentano difficoltà di relazione verso l’esterno per la scarsa presenza di servizi e dove spesso gli unici punti di ritrovo e socializzazione risultano i bar, tanto che i ragazzini si avvicinano all’alcool già a 13 anni. In questi territori le uniche strutture che permettono ai ragazzi di stare insieme nel ben-essere psicofisico, di socializzare, di intrattenere relazioni e di crescere in ambienti sani, sono le strutture sportive che, proprio per questo, assumono una valenza sociale rilevante e, spesso, unica. Stiamo assistendo da settimane alla progressiva chiusura di molte strutture sportive nella nostra provincia, ad incominciare dagli Stadi del Ghiaccio, indubbiamente strutture energivore, ma che danno sfogo ed accoglienza a centinaia di ragazzi dai 4 anni in su. Il primo a chiudere è stata la struttura di Pieve e a seguire quella di Alleghe; Feltre e Val di Zoldo sono a rischio e se chiuderanno anch’esse in tutta la provincia di Belluno rimarrà solo quella di Cortina d’Ampezzo. Pur comprendendo le difficoltà del momento, non possiamo pensare che la chiusura delle strutture sportive costituisca la soluzione ad un problema senza che se ne creino altri. Nelle nostre terre i ragazzi e le ragazze non hanno alternative all’ aggregazione ed alla socializzazione, se non esercitare una pratica sportiva; chiudere queste strutture significa condannare i ragazzi all’ isolamento. Dobbiamo tenere alta l’attenzione su queste problematiche affinché chi di dovere comprenda la valenza sociale delle nostre strutture sportive e la necessità che ne venga garantita l’apertura per contrastare il disagio giovanile, lo spopolamento ed il depauperamento generale della montagna. Ti chiediamo di aderire a questa giornata di sensibilizzazione per stringerci in un’alleanza sociale, perché il rischio concreto è che dopo gli stadi del ghiaccio sia il turno delle altre strutture presenti sul nostro territorio, già poche e proprio per questo essenziali per garantire ai nostri giovani ed alle nostre giovani un futuro.L’invito che vi rivolgiamo è quello di presenziare alla manifestazione portando i ragazzi con le divise sociali per fare massa critica e dire alla politica ed alle amministrazioni di tenere in considerazione i giovani, il nostro futuro, senza i quali futuro non ci sarà e che si aspettano motivi e ragioni per permanere sul territorio e non stimoli ad emigrare in cerca di opportunità che a casa loro più non trovano.
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