BELLUNO In diverse aree della città s’abbassano le saracinesche, le vetrine si impolverano giorno dopo giorno e i nuovi imprenditori della partita iva latitano anche nella somministrazione di generi alimentari come a Salce e Cavarzano. In alcune aree di Belluno presto ci saranno due nuovi supermercati (via Lungardo e Baldenich). Belluno si prepara quindi ad entrare nella hit delle città con maggiore concentrazione di strutture adibite alla grande distribuzione, 7 supermercati in tre chilometri. Al secondo posto Agordo con 5 in due chilometri. La conseguenza per Belluno: il centro si svuota, la periferia litiga con l’aumento del traffico sempre più insostenibile. Problematica che merita di essere portata nella sede istituzionale deputata, ne sono convinti i consiglieri di Obiettivo Belluno-Fratelli d’Itaila, Raffaele Addamiano e Andrea Stella. che hanno chiesto la convocazione della I Commissione con sindaco e assessori competenti. “Chiediamo attenzione privilegiata al piccolo commercio – dice Addamiano – oggi purtroppo in grande sofferenza, negozi di vicinato, veri baluardi contro lo spopolamento e fondamentali presidi di socializzazione, massimamente in questi difficili tempi di pandemia cinese. Come affermava di recente Marco Bussone, Presidente Uncem: Quando chiude una bottega, spesso chiude un paese”. I consiglieri si appellano anche alla legge regionale del 2012 che promuove lo sviluppo del settore relativo al commercio mediante l’attivazione di specifiche misure finanziarie destinate ai Comuni e agli operatori del settore nei centri storici e urbani in periodi in cui la grande distribuzione è cresciuta del 9,8% mentre i negozi di vicinato hanno subito un calo del 6% in termini di consistenza numerica e ancora si deve calcolare il danno legato alla pandemia.