LA VALLE In quella maledetta notte del 29 ottobre 2018 il torrente si ingrossò come non mai, anzi quasi come non mai, perché emulò i fasti del ’66. Tanta acqua nera, aggressiva e rumorosa che oltre Ponte Alto ha sbattuto con forza lungo le ripe che sorreggono la regionale 203 agordina in località Le Campe. Un’aggressività con conseguenze devastanti perché il Cordevole mordendo le sponde ben oltre il suo corso ha divorato decine di metri di argini portando con sè cemento, terra, sassi, demolendo le scarpate a sostegno della principale via di collegamento con l’Agordino. Per giorni quella strada è rimasta in bilico controllata a vista dalle maestranze di Veneto Strade. Per giorni impossibile il transito dei mezzi pesanti, anche dei camion con caricati i gruppi elettrogeni che avrebbero dovuto togliere dall’isolamento elettrico intere frazioni rimaste per giorni al buio, anche i mezzi dell’esercito pronti ad intervenire con le forze di grigio-verde. Va dato merito agli uomini di Veneto Strade di aver comunque evitato il peggio perché il collegamento tra Agordo e il resto del mondo non è mai venuto a meno. Oltre ai danni alla regionale 203 agordina le potenti acque hanno spazzato via la pista ciclabile, o meglio un pezzo di una pista ciclabile in disuso perché si tratta del famoso tratto Le Campe-Agordo che per un ricorso di un privato sarà ricordata ai posteri come la grande incompiuta, lo è da oltre un decennio. A due anni di distanza il panorama dal Cordevole è decisamente cambiato. Grandi lavori e grandi cantieri hanno rimesso e stanno rimettendo in sicurezza la regionale 203 agordina, sono stati ricostruiti gli argini, potenziate e ripristinate le scarpate di contenimento. Lo abbiamo documentato con video e foto.