BELLUNO Nel pieno dell’epidemia Covid 19, con la sanità locale in prima linea per assicurare la migliore gestione dell’emergenza, anche le associazioni che gravitano nell’ambito sanitario continuano a fare la loro parte nei limiti del rispetto dei decreti. L’Associazione Cucchini sta continuando senza interruzioni, come è sempre avvenuto negli ultimi 30 anni, a consegnare ausili a domicilio dei malati, grazie all’impegno dei suoi volontari e in sostegno all’attività dell’Unità di Cure Palliative dell’Ulss 1 Dolomiti. I bisogni dei malati oncologici come quelli di tutti gli altri malati non aspettano la fine dell’epidemia. Quindi il servizio svolto dalla Cucchini è fondamentale per garantire aiuto alle famiglie che si trovano a dover curare e assistere in casa i loro cari. Letti articolati, carrozzine, materassini antidecubito sono consegnati praticamente in tempo reale, non appena viene segnalata la necessità presso le famiglie. Da alcune settimane inoltre è attiva la linea d’ascolto Cucchini. Dall’altra parte del telefono (al numero 3371134092) c’è sempre qualcuno che ascolta e può dare sostegno a tutti coloro che sentono il bisogno di parlare e confrontarsi con persone che dell’aiuto al prossimo in momenti di difficoltà hanno fatto la loro missione e il loro senso di esistere. A maggior ragione in un periodo come questo in cui i rapporti interpersonali rischiano di diventare rarefatti e schematici. La voce amica dell’Associazione Cucchini può essere anche un modo per accompagnare i famigliari che hanno in cura nelle loro case persone malate. È sempre possibile mettersi in contatto diretto con l’associazione chiamando la mattina la segreteria (al numero 0437 516666), il centro di coordinamento di tutte le attività dei numerosi volontari. Nel suo messaggio di auguri pasquali ai volontari il presidente Paolo Colleselli ha voluto ringraziarli per essere sempre attivi e presenti, anche in un momento così difficile da affrontare. «Rappresentano l’anima della Cucchini, il cuore pulsante di un’associazione che da 30 anni si propone di aiutare chi soffre e le famiglie delle persone malate – spiega il professor Colleselli -. In queste settimane, le attività dell’associazione proseguono anche a domicilio dei volontari in quello che abbiamo chiamato “smart working di buona volontà; i nostri volontari dedicano parte del loro tempo in isolamento alla predisposizione di prodotti da proporre ai prossimi eventi di raccolta fondi».