BELLUNO Una scalinata per ricordare la figura di Mario Fabbri, “Era un dovere e oggi lo abbiamo fatto intitolandogli la scalinata di via Protti che porterà per sempre il suo nome in segno di riconoscenza per tutto ciò che ha fatto per le comunità del Vajont. Una cerimonia semplice, ma molto emozionante” Il presidente della Provincia, Roberto Padrin
Mario Fabbri (Macerata, 14 dicembre 1932 – Belluno, 6 maggio 2019) è stato un magistrato italiano. Dal 15 febbraio 1964 al 21 febbraio 1968, condusse l’istruttoria formale sul disastro del Vajont, che aveva causato quasi duemila morti. Il 23 giugno 1966, decise di far ripetere una perizia idraulico-geologica, emettendo un’ordinanza che ingaggiava un nuovo collegio di esperti geologi in Francia e in Svizzera, e Floriano Calvino. Il 23 giugno 1967, un anno esatto dopo averla ordinata, ricevette la nuova perizia, che capovolgeva le conclusioni precedenti dell’11 novembre 1965. Un mese prima della morte del padre, avvenuta il 29 marzo 1968, con la requisitoria elaborata da Mandarino, chiuse l’istruttoria sul Vajont durata quattro anni, depositando una sentenza di rinvio a giudizio a vario titolo di undici tra vertici della SADE, progettisti e tecnici, che portarono a due condanne definitive in Cassazione. Dopo la sentenza e il suicidio dell’imputato Mario Pancini, emise due mandati di cattura, mai eseguiti perché i loro destinatari, Alberico Biadene e Dino Tonini, non si fecero trovare in casa. A processo concluso, il presidente della Corte d’appello gli anticipò di volerlo proporre per un elogio solenne al Consiglio superiore della magistratura, ma l’encomio non giunse e il consiglio gli notificò invece 120 addebiti a suo carico, in seguito rivelatisi tutti infondati con il procedimento che si concluse con l’assoluzione sua e degli altri imputati. Fece parte dell’Anpi, essendo anche un socialista e portatore della tragedia famigliare nella persecuzione nazifascista, con il padre internato in un campo di concentramento e il fratellastro maggiore Antonio fucilato dai tedeschi. Andò in pensione il 29 ottobre 2002, dopo essere stato giudice di tribunale, procuratore capo dal 1998 e presidente della commissione tributaria regionale veneta. Dopo una breve malattia, morì all’ospedale San Martino di Belluno il 6 maggio 2019 ed è sepolto nel cimitero urbano di Prade. (wikipedia)