RADIOPIU “Ma lo sai che siamo anche un po’ parenti?”… No non lo sapevo, lo ho scoperto quella sera, più o meno all’inizio degli anni novanta in attesa di un piatto caldo, perché capitava spesso, dopo le partite del mio Alleghe Hockey, che Paola mi invitava al suo tavolo ed era sempre un momento piacevole, perché non si parlava solo di hockey, ma di vita amministrativa del paese, quello che andava e quello che non andava, di fiori, meravigliose composizioni che adornavano nella bella stagione i poggioli dello Zunaia, io l’ho sempre chiamato così, più tardi anche dell’Albergo alle Alpi in piazza Kennedy. Oppure quando arrivava l’occasione per invitare la gente a contribuire, perché Paola non si risparmiava nemmeno nella solidarietà organizzando eventi, chiamando ripetutamente la Radio Più, perché non si dimenticasse di ricordare gli appuntamenti e informare gli ascoltatori. “E domani che è l’ultimo dell’anno cosa fai? Perché non vieni qui?”...Inviti inaspettati, in quegli anni, pagati i gettoni della Sip per le dirette telefoniche dell’Alleghe Hockey, non rimanevano tante lire in tasca, quell’invito ti faceva respirare e fare bella figura con la morosa di allora. Paola ha voluto bene alla Radio Più, e lo ha dimostrato concretamente in più di un’occasione, mettendomi in prima fila anche quando organizzava quelle manifestazioni musicali in piazza, mica per tirare su soldi, ma per dare qualche cosa in più alla Alleghe Turistica. Un male di famiglia visto quanto ha fatto negli anni Silvano, il suo compagno di una vita e non solo nell’organizzare la TransCivetta (premiato con il premio alla Cultura dal circolo culturale Agordino un tot di anni fa), o la gara di San Bartolomeo, o la Superbike, o il Giro della Grande Guerra inventato da lui e dalla allora Media Più con l’incondizionato appoggio della Radio e Agordino Più Notizie il mensile degli agordini, o gli eventi culturali, o ogni altra iniziativa per catalizzare l’attenzione del turista. “Ma lo sai o no che siamo anche un po’ parenti?” Frase che non ho mai dimenticato, per questo già quella sera avevo fatto pulizia nella memoria scanerizzando l’albero genealogico. Proprio vero, un po’ alla lontana ma neanche tanto, le nostre nonne erano prime cugine. Un motivo in più per legare con Paola “Tecia” Benevegnù. Perché oggi? Perché facendo pulizia mi è arrivata tra le mani la foto, con quegli occhiali bianchi, quella che più me la ricorda, e la rappresenta. Che in qualche occasione ha spostato per lasciare scendere qualche lacrima, è successo anche questo con Paola, perché spesso diventava la confidente e non certo per commentare le sconfitte dell’Alleghe. Il giorno dell’incidente di Sabrina, in quel bar, poco prima della semifinale con il Milano, dopo la telefonata di Christian il Carabinieri ad Agordo, che ha cambiato la vita di tanti, è stata la prima che mi ha guardato, che ha capito, che ha iniziato a soffrire il momento, l’inizio del dramma.
Non ti dimentico Paola, non ti dimentica chi ti ha voluto bene e solo dopo ha capito la tua importanza per la tua famiglia, la tua Alleghe, il turismo in riva al lago.
Mirko