PONTE NELLE ALPI Uno sportello d’ascolto per i residenti di cittadinanza ucraina: lo apriranno Spi Cgil e l’amministrazione comunale di Ponte nelle Alpi. «Esprimiamo la più ferma condanna per l’invasione russa, per il conflitto e per i bombardamenti, in sfregio ad ogni regola dei diritti internazionali – esordisce il sindaco Paolo Vendramini -. Come comunità siamo impegnati in tutte le azioni pacifiche e democratiche per far valere la pace. La nostra mobilitazione è iniziata con l’illuminazione della piazza della Poesia, di fronte alla biblioteca civica, e l’accensione della scritta “Siamo vicino al popolo ucraino”». Da lunedì 28, lo Spi Cgil – che con il referente di zona Luigi Da Corte segue il Caaf – e l’amministrazione daranno quindi il via allo sportello d’ascolto per le cittadine e i cittadini residenti di nazionalità ucraina, che in comune sono 35. Lo sportello, con ricevimento in presenza, sarà aperto dalle 9 alle 10.15, nella sala consiliare del municipio: «Un riferimento per la comprensibile preoccupazione e l’ansia delle persone rispetto ai tragici avvenimenti, ma anche un modo di fare rete con i servizi del territorio e le associazioni di volontariato, raccogliendo eventuali informazioni in merito a possibilità di ricongiungimento con familiari». Il servizio potrà essere parte attiva anche in caso di raccolta di fondi o aiuti. In più, è possibile avere delucidazioni, chiamando l’ufficio relazioni con il pubblico al numero 0437-9866: «In Veneto – conclude Vendramini – sono ad esempio 5mila le assistenti familiari ucraine, molte delle quali nella nostra provincia. E curano i nostri anziani».
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