Il montanaro faccia il montanaro, il politico si limiti ai suoi ambiti politici se non ha un’adeguata preparazione in materia
di Tiziano De Col
LA VALLE Mio padre aveva una segheria (costruita dagli avi nel 1830 circa e chiusa nel 1984 dopo la sua morte) e una squadra stagionale di boscaioli. Io, fino a 20 anni sono cresciuto in mezzo a tronchi e tavole di abete e larice e ho visto costruire le ultime “risine” nel 1966, prima della grande alluvione e il bostrico l’ho sempre visto in azione. Terrore dei boschi comunali e privati e dico con assoluta semplicità che quando si vede l’abete soffrire, impiagarsi di resina per combattere il parassita e poi seccarsi, non c’è più niente da fare, il parassita ha già fatto il suo lavoro e si è già trasferito. Il togliere o meno l’albero secco in fretta era purtroppo solo per recuperare quel po’ di valore economico che la pianta ancora aveva. Il bostrico seleziona il bosco avendo ragione delle piante più deboli per fare luce alla rinnovazione. Tagliare tutto per fermare il bostrico è come uccidere tutta una popolazione per fermare l’epidemia.
foto Strada passo Duran località Baudon a 1190 mslm
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