di Mirko Mezzacasa
A PROPOSITO DELLA DEVASTAZIONE IN VALLE DI SAN LUCANO LA PRONTA RISPOSTA DEL SINDACO SILVIA TORMEN
TAIBON Alla vigilia del ferragosto abbiamo pubblicato un dettagliato servizio su quello che succede sotto l’Agner, concetti che abbiamo proposto al primo cittadino che non ha mancato di farci avere il suo parere.
Nella foto: un’area parcheggio importante dotata di telecamere (che senza linea telefonica abbiamo seri dubbi funzioni…) e il furbetto di turno che preferisce parcheggiare nel prato…
SILVIA TORMEN
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NON C’E’ PACE PER LA VALLE DI SAN LUCANO, DOPO VAIA FURTI E “CAFONI” CHE SNOBBANO LE ORDINANZE
TAIBON Povera Valle di San Lucano dove gli alberi sono ancora tristemente a terra ma la nuova amministrazione è operativa da poche settimane ed era prevedibile, chissà se il Commissario per l’emergenza se lo ricorda visto che sembrava tutto facile e risolvibile negli incontri mediatici. La strada per Pont (rifatto il primo tornante) è sempre sbarrata con cancelli e cartelli, il recente temporale ha nuovamente spazzato via i guadi sul Tegnas. Adesso si aggiungono anche i furti. In prossimità della chiesa di San Lucano, nei giorni scorsi ad una signora è stata rubata della borsetta lasciata nella Panda. Oltre al danno per il furto anche quello del vetro dell’auto finito in mille pezzi, il modo più semplice per mettere le mani sulla borsa. Ci sono poi le ordinanze di divieto di transito verso il laghetto delle Peschiere e il divieto di accendere fuochi. Anche qui tempo sprecato per gli uffici comunali, ognuno fa quello che vuole, le ordinanze non vengono rispettate e ogni giorno c’è chi arriva con l’auto fino sulla riva di quel che rimane alle Peschiere e non manca di accendere fuochi in barba alle ordinanze dell’inascoltato sindaco Silvia Tormen che fa quel che può, ma con il vigile urbano in ferie e la carenza di personale i controlli latitano. E per gli amanti dei funghi l’invito a cercare i pregiati miceti ben lontano dalle aree pic nic perche’ sono frequentatissime ma mancando i bagni, uomini, donne, bambini, abbandonano i loro escrementi in mezzo al bosco ormai diventato un cesso a cielo aperto pieno di cattivi odori e carta igienica sparsa ovunque, perchè quella, come l’acqua, lo zucchero e il caffe’ i turisti se la portano sempre appresso che al supermarket di città costa meno, mentre la legna la trovano sul posto, se va bene già accatastata, male che vada in riva al Tegnas. (mm)
Laghetto Peschiere e l’Arena dall’alto…. che per l’ex vicesindaco originario di La Valle, ma eletto a Taibon Loris De Col, era scorretto definirla una “colata di cemento”… A voi giudicare. Gli alberi sono purtroppo ancora tutti a terra eccetto quelli spostati dalla strada ad opera dei volontari nei giorni successivi all’uragano autunnale.
POVERA VALLE DI SAN LUCANO
a cura di Alessandro Savio
TAIBON L’estate 2019 stà ormai passando e per la Valle di San Lucano non è cambiato nulla , alberi abbattuti ancora a terra,desolazione,strade disastrate,difese spondali inesistenti o provvisorie, un gran senso di abbandono. Anche la “Baita del Tita” si è rassegnata , sono passati i tempi d’oro quando la Valle era piena di turisti e valligiani, e alpinisti di fama internazionale si fermavano a mangiare la polenta del “Tita Bana”. Ora anche la “Baita” è lì solitaria , malinconica che guarda il Gigante di Pietra attraverso un improvvisato Guard Rail realizzato dai volontari con tronchi di abete post VAIA. Ormai i confronti di questa bellissima Valle dolomitica non si fanno più con l’Alto Adige , ma si fanno con la più vicina e ridente valle di Gares in quanto per salire a Campigat è più semplice passare per Canale d’Agordo che per Col di Prà. Povera Valle di San Lucano,così unica e selvaggia e così degradata , con quelle aree da pic nic che potrebbero essere una risorsa economica per la Comunità di Taibon , lasciate in abbandono e senza controllo, in balia di decine di turisti mordi e fuggi che lasciano solo le immondizie. Ma a proposito di Alto Adige , non tanti sono a conoscenza che il Comune di Taibon risulta proprietario di una malga e di un appezzamento di terreno sulla sommità del Passo Valles, ebbene facciamo un confronto con il Passo Valles ed il Passo San Pellegrino. Passo San Pellegrino, provincia di Trento per parcheggiare una automobile sul grande piazzale si paga una modica e congrua cifra oraria o giornaliera. Con il grande afflusso di turisti a fine estate rimangono sicuramente alcune decine di migliaia di euro che entrano nelle casse del Comune trentino, ed inoltre il parcheggio è ordinato, non ci sono auto nei prati ed il territorio è presidiato. Passo Valles, un grande parcheggio gratuito di proprietà del Comune di Taibon e automobili parcheggiate ovunque in modo disordinato , a fine estate l’unica cosa che rimane è l’aria fresca che scende dal Mulaz e dalla Caviazza.
Cartolina del 1968 anni d’oro della Baita del Tita pioniere della ristorazione e ospitalità della Valle di San Lucano
DILLO A RADIO PIU’
Una volta c’era lo sciacallaggio delle abitazioni ora c’è quello del territorio perché quelli che sta succedendo in valle di San lucano è un vero proprio furto : ci stanno rubando la bellezza della nostra Terra. E noi stiamo a guardare. Compresi gli abitanti non solo le istituzioni. Basterebbe un piccolo gruppo stile ronde cittadine e chiedere gentilmente a fine giornata che ognuno porti a casa i rifiuti compresi quelli umani. Oppure un bel wc chimico a monete come in Croazia ne ho visti molti. La sera si raccolgono i soldi per pagare lo svuotamento. Oppure una bella sbarra per l’accesso all’area pic nic con un parcometro oppure guardie locali, provinciali, forestali un po’ più presenti. Insomma volendo soluzioni si trovano. Roberta