L’OPINIONE,
Vivaio Dolomiti Belluno
Abbiamo saputo dall’intervista sul Corriere delle Alpi che Francesco De Bettin della Dba Group,lascia Confindustria Belluno per divergenze interne. Ricordiamo che oltre cinque anni fa abbiamo presentato in Europa, grazie al deputato Remo Sernagiotto, gli emendamenti per il corridoio tecnologico. Alla luce delle nuove politiche e all’indotto delle Olimpiadi, potevamo essere all’avanguardia e pronti per i finanziamenti, invece (è notizia di questi giorni) si punta sulla Salerno – Reggio Calabria. Per colpa della pochezza e mediocrità generale delle istituzioni bellunesi, incapaci di una visione aperta al mondo, siamo fermi al palo e pure noi come De Bettin con la sua innovativa azienda abbiamo dovuto lasciare il Bellunese e rivolgerci a un politico trevigiano per riuscire ad avere un confronto costruttivo. Belluno, chiusa in questa sua bolla autoreferenziale che sta facendo della mediocrità il valore aggiunto, è destinata a scomparire. Facciamo un appello a De Bettin e a tutte le eccellenze bellunesi, che sono tante, di riunirsi e mettere in piedi un tavolo di progettazione e confronto serio, non basato su ideologie o a salvaguardia di misere carriere. Senza collegamenti fisici efficienti e infrastrutture innovative rispettose dell’ambiente la nostra montagna è destinata a morire e con essa la provincia di Belluno.
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