AGORDO Dopo i nostri servizi di ieri ci è stata recapitata questa lettera firmata che volentieri pubblichiamo
A proposito di Agordo dentro e fuori dai social . Vedo questo paese come un angolo di paradiso ma scollegato dalla popolazione, gli agordini sono bravi nelle emergenze ma hanno un bello strato di invidia sociale e propensione alla polemica, meno alla soluzione dei problemi, sono offensiva? Forse franca. Quello che non è “risolvibile” (disagio cani sciolti furti ecc) è demandato mille volte perchè nessuno si prende “le responsabilità” o “non ha la competenza”, ce la incartiamo invece andare in prefettura in massa. Siamo sempre più connessi e sempre più distanti ma non sarà il bar o la piazza a unirci, ma l’amicizia, l’orgoglio di appartenere a un luogo in cui per generazioni si è lottato per vivere ma non ce ne ricordiamo più…Sono le idee che nei momenti di crisi sollevano l’economia ma se ne vedono poche. Dovrebbero averne i giovani? Gli interessa ? Sembra di no, non si sa. Agordo è un paese per vecchi? Possiamo farne “un’idea”? Che possa diventare un’eccellenza nell’ospitalità della terza età, con un polo sanitario specializzato in geriatria e sulla longevità? Con una comunità di assistenza che preveda l’accoglienza di persone ancora autosufficienti che frequentino una università per anziani? Può essere che nella bottega di montagna si offra il prodotto tipico e un servizio di assistenza digitale? Visto che ad es tutta la pubblica amministrazione e i servizi stanno viaggiando sui media digitali ignorando la capacità degli anziani di fare le cose da soli? E il turismo? Chi di noi “ama” i turisti? Li sentite i commenti nei supermercati in agosto? Agordo invidia e inneggia al rigore del Trentino ma poi in pochi si chinano a raccogliere una cartaccia, pochissimi eroi si chinano a raccogliere una siringa pericolosa per i figli aspettando “chi di dovere”, un ritornello velenoso che ha castrato l’iniziativa del singolo e sgrava la responsabilità della collettività. Che TIPO di turismo vogliamo e cosa possiamo offrire?….aspettiamo di avere le strutture? Abbiamo soldi? Possiamo essere accoglienti volere un turismo non di massa rispettoso, ambientalista che cerchi la pace e una vacanza un po’ spartana ma genuina? Può essere…vedete cosa è successo con l’esperimento sulla vacanza disconnessa che ha proposto Dolomites Maadness, un indicatore fondamentale su cosa si possa proporre in agordino e ad Agordo che ne è la porta. C’è tutta una comunità che sta andando in cortocircuito, tra il panico dello spopolamento, l’inedia della pubblica amministrazione, il lavoro a singhiozzo, un contesto semi rurale che si ama e si odia ma soprattutto non si conosce. Dovremmo chiarirci le idee su COSA vogliamo e aiutare chi idee ne ha e non le esprime per non essere deriso o peggio boicottato.Nella storia dell’agordino chi ha avuto successo viene sempre da fuori, facciamoci delle domande, le risposte le abbiamo sotto gli occhi. Aiutiamo chi vuole fare, critichiamo un po’ meno, facciamo le gare a chi è più bravo non a chi demolisce più in fretta con un odioso sarcasmo le iniziative del prossimo, e soprattutto se nei fatti non stiamo facendo nulla…evitiamo di demolire l’autostima delle persone e di un paese intero. (Iliana Comina)