BELLUNO Al via per l’undicesimo anno la “Scuola dell’Accesso vascolare Dialitico e di Nefrologia Interventistica 2021” che richiama specialisti cultori di questa materia tra nefrologi, chirurghi vascolari e radiologi da tutto il panorama nazionale. Il primario della Nefrologia di Belluno dott. Andrea Bandera presenta un programma didattico molto intenso, che copre tutti gli aspetti della nefrologia interventistica e dell’accesso vascolare in particolare. La nefrologia bellunese sta facendo scuola in questo campo nel panorama veneto, ci può raccontare la sua esperienza? “La mia esperienza – risponde Bandera – è iniziata quando ancora ero a Trento e ormai da più di 20 anni mi occupo di queste problematiche. E fin dall’inizio delle mie esperienze in dialisi ho capito quanto importante fosse per il paziente dializzato avere un buon accesso vascolare tanto che nel mondo germanico si dice: “mein Shunt ist die Lebensader” che significa la fistola è la linea della vita. La mia formazione è stata sia con nefrologi più esperti ma soprattutto con i chirurghi vascolari di Trento. Da quando sono venuto prima a Feltre ed ora a Belluno abbiamo creato una rete di collaborazione con diverse nefrologie del Veneto e molti pazienti con problematiche dell’accesso vascolare che si sottopongono ai trattamenti dialitici vengano indirizzati al nostro centro per la creazione della fistola”. Perchè organizza questa iniziativa formativa? “Nelle Nefrologie la creazione e gestione degli accessi vascolari dialitici viene eseguita sempre meno o non più dai nefrologi ma da altri specialisti con un utilizzo eccessivo di accessi vascolari non di prima scelta. E’necessario quindi una formazione continua e acquisire adeguate competenze ed esperienza”.