******
SOSPIROLO Grande successo per l’“Azalea della ricerca AIRC” con i giovanissimi volontari della secondaria di primo grado. “Ho provato felicità quando ho visto tante persone che donavano e consiglierei a tutti l’esperienza del volontariato, perché puoi aiutare le persone in difficoltà e così ti senti bene anche tu!”. Queste le parole di una delle ragazze della scuola media di Sospirolo che ha partecipato al progetto “Scuola e famiglie a sostegno della ricerca sul cancro”. Quest’anno, infatti, anche la secondaria di primo grado di Sospirolo, come quella di Sedico (fanno entrambe parte dell’Istituto comprensivo di Sedico-Sospirolo) ha aderito all’iniziativa ed alcuni alunni delle classi seconde si sono prestati come volontari, unitamente ad un gruppo di genitori, per la distribuzione dell’Azalea della ricerca-Airc. Grazie alla generosità dei cittadini sospirolesi e non solo, tra il pomeriggio di sabato 11 maggio e la mattina del giorno seguente, sono andate esaurite tutte le piantine disponibili, accuratamente poste nei sacchetti e consegnate dai ragazzi insieme al materiale informativo predisposto dell’Associazione italiana ricerca sul cancro. “È stato bello interagire con le persone, ad esempio chiedendo loro quale colore preferivano per l’azalea – ha sottolineato un altro alunno coinvolto nel progetto – ma anche socializzare tra di noi e divertirci con gli amici al gazebo”. L’evento è stato preparato in classe, dove i ragazzi, con la professoressa Laura Ballestrin, hanno fatto la conoscenza dell’associazione Airc, hanno riflettuto sul significato della ricerca scientifica, hanno realizzato manifesti e volantini per pubblicizzare l’iniziativa e sensibilizzare su un tema così importante. Indispensabile è stato il lavoro dei genitori che, coordinati da Alessandra Rossa, hanno affiancato i figli, testimoniando l’importanza dell’impegno concreto. Essi hanno potuto contare sul supporto dell’amministrazione comunale nella persona dell’assessore Mario Troian, della Parrocchia di Sospirolo, della Proloco Monti Del Sole e del gruppo GOS de Gron. Insomma: una comunità intera unita nell’educare alla bellezza del dono.
*******