La campagna “Recharge in Nature in the Heart of the Dolomites” offre un soggiorno gratuito sulle montagne dell’Agordino
ROCCA PIETORE Dopo la tempesta Vaia, il territorio dell’Agordino nel cuore delle Dolomiti, in provincia di Belluno, dalla cima della Marmolada fin giù nella valle di San Lucano, tra le vette del Civetta e del Pelmo e lo specchio turchese di Alleghe, è diventato un laboratorio a cielo aperto di resilienza. Subito all’indomani del 28 ottobre scorso, quando raffiche di vento a 200 chilometri orari hanno spazzato via alberi, terra e roccia, gli abitanti e amministratori, si sono rimboccati le maniche e, dimostrando una grande capacità organizzativa e un solido spirito di condivisione, rimesso a nuovo strade, tetti, greti di torrente, prati. Sui pendii, invece, nei boschi, si lavora ancora alacremente – e servirà ancora molto tempo- per spostare migliaia e migliaia di tronchi d’albero caduti uno sopra l’altro come in una difficile partita a shangai. Ma la vita è ripresa vivace e più positiva di prima. Quella delle comunità montane del bellunese è stata una reazione alla calamità che, nel suo essere spontanea, forte e compatta, si è dimostrata efficace per risollevarsi e ripartire, e che è servita a tutti come insegnamento. E poi, suo malgrado, è stata anche l’occasione per farsi conoscere all’esterno nella propria veste più autentica e unica. Come la tempesta Vaia ha improvvisamente aperto alla vista nuovi scorci, vallate, sentieri nascosti, viste suggestive, così 7 amministrazioni comunali del territorio epicentro della devastazione – Rocca Pietore e Alleghe in testa- hanno deciso, più convinti di prima, di lanciare la campagna “Recharge in Nature, in the Heart of the Dolomites” per condividere la lezione appresa dalla Natura e dunque offrire, completamente gratuito, un soggiorno a un piccolo gruppo di candidati disposti a vivere per 5 giorni senza cellulare né computer, senza comodità né sicurezze, in cima a una montagna, a tu per tu con la natura più incontaminata, anche partecipando ad alcune attività di ricostruzione del territorio. Per apprendere la lezione che solo Madre Terra sa dare, ovvero l’imparare a vivere bene con se stessi e ciò che ci circonda per poi vivere bene e -a cascata- per fare vivere bene tutti gli altri. E – a questo punto si sa- le Dolomiti sono per eccellenza simbolo di resilienza e nuovi inizi.
“L’obiettivo del nostro progetto di sviluppo territoriale –spiega Emma Taveri coordinatrice dell’iniziativa di marketing Dolomites Maadness e dell’idea del concorso “Recharge in Nature in the Heart of Dolomites” – è stato sempre quello di connettere le più recenti tendenze del turismo a un nuovo modo di vivere il territorio, nel rispetto della natura. Superare Vaia non è stato semplice, ma questo territorio sta reagendo con una forza incredibile e con le comunità locali abbiamo costruito, anzi recuperato, una proposta di turismo che punta proprio a valorizzare il profondo amore di chi qui decide di rimanere e con passione decide di accogliervi”.
L’opportunità messa in palio dal concorso “Recharge in Nature in the Heart of the Dolomites” prevede 5 giorni di esperienze rigeneranti dal 13 al 17 settembre, in un rifugio dell’alto Agordino, cuore geografico delle Dolomiti, accolti dalla comunità locale capace di trasmetterti la passione per la montagna, attività e segreti locali per una vita serena e autentica. Non sono richiesti segni particolari se non il desiderio di lasciare la nostra comfort zone e la voglia di metterti in gioco con nuovi amici che condivideranno l’esperienza. “L’unica regola di un viaggio – come diceva la poetessa antropologa Ann Carson – è non tornare come eri partito, ma torna diverso”. Iscrizioni entro il 9 agosto 2019:
https://recharge.heartofthedolomites.org