E’ stata scelta l’area del Settsass, Sief e Col di Lana perché si tratta di un’area interessata da un progetto che prevede la costruzione di un collegamento sciistico tra il comprensorio di Arabba e quello delle Cinque Torri.
LIVINALLONGO-BADIA Un gruppo di imprenditori e professionisti ha manifestato sulla cima Settsass contro la costruzione di nuovi impianti. sono saliti, sci ai piedi, sulla Cima Settsass, tra Arabba e la Val Badia, esponendo degli striscioni per richiamare l’attenzione sul difficile momento che sta vivendo la montagna, intesa come ambiente, comunità e come sistema economico. Secondo gli organizzatori di questa manifestazione, la riflessione deve partire dalla constatazione di una contrapposizione: da un lato la difficoltà di gestire un’emergenza sanitaria stagionale a fronte delle caratteristiche del turismo dello sci, che concentra grandi flussi turistici in poco tempo e in pochi spazi; dall’altro una progettualità economica, turistica, ma anche sociale, che si è appiattata sulle grandi opere funzionali allo sci, dimenticando la messa in sicurezza del territorio, la sanità locale, le scuole, i trasporti e la tutela dell’ambiente, necessaria per creare proposte turistiche diversificate, con una stagionalità che risenta meno della neve.
“Non siamo contro lo sci”, dichiara Federico Sordini, imprenditore di Rocca Pietore, “Siamo persone che vivono e lavorano in montagna e che la amano. Siamo persone che si sono stancate di assistere impotenti alla distruzione della terra in cui vivono e allo smantellamento dei suoi servizi di base nel tentativo di trasformarla in un parco divertimenti aperto due mesi in estate e tre in inverno. L’azione che abbiamo intrapreso ha l’obiettivo di convogliare la delusione e il dissenso, di far riflettere sul nostro futuro e sulla necessità sempre più impellente di ridare il giusto ordine alle priorità della Montagna e dei suoi abitanti. #lamontagnameritarispetto”