“Sapevi andare oltre, vivere nel presente, goderti l’idea del futuro. Avevi il senso del percorso di un alpinista, anzi di un minatore, ma ti è mancato il fiato. A me non mancherà il ricordo”. Roberta Gallego, sostituto procuratore anziano di Belluno*
VENEZIA La notizia è arrivata nel pomeriggio nelle stanze della Procura di Belluno, è morto Francesco Saverio Pavone, 75 anni. L’uomo che combattè in prima linea contro la mala del Brenta, da 15 giorni era in terapia intensiva il coronavirus se l’è portato via. Di origine pugliese, era nato a Taranto il 25 marzo 1944, entrò nel sistema giudiziario come cancelliere, prima di vincere il concorso in magistratura ed essere poi assegnato alla pretura circondariale di Mestre nel 1989. Era diventato quindi procuratore aggiunto a Venezia e poi era stato nominato poi procuratore capo di Belluno, dove aveva retto la carica coordinando importanti inchieste contro le ecomafie, fino alla pensione.Lo ricorderemo come fiero oppositore dei mafiosi del Veneto, quelli di Felice Maniero e fu tra i collaboratori di Giovanni Falcone.Addio grande uomo, grande esempio di vita civile, addio grande uomo coraggio anche da qui giunga alla famiglia l’abbraccio solidale. (mm)
*Sul Corriere delle Alpi di oggi la lettera, commovente, emozionale, vera, scritta di pugno da chi “Franco” l’ha conosciuto, apprezzato, stimato. di Roberta Gallego.