REDAZIONE Sono molto fortunato, dal mio punto di osservazione quotidiano posso spaziare dal Monte Arion, passando per Soccol sopra Taibon, sotto le pendici del monte Agner, finire in fondo alla Valle di San Lucano per poi soffermare lo sguardo sulle Pale di San Lucano i cui boschi sono stati devastati dall’incendio del 2018 e da Vaia qualche ora dopo. IlMonte Arion: qui Luxottica ha fatto un grande investimento, con generosità ha recuperato gli schianti della tempesta e collocato a dimora nuove piantine. Proprio al confine dell’area riecco quella macchia rossa-fastidio che si allarga verso l’alto. Tra Soccol e Fason (sotto l’Agner) il bostrico avanza inesorabilmente e velocemente, così sulle pale di San Lucano, anche accanto alla strada tagliafuoco e pista ciclabile. Infine sopra i Coi di Taibon un altro gruppo di alberi ormai secchi, eliminati dal bostrico. E’ solo un esempio, tanti monti dell’arco Dolomitico presentano gli stessi problemi.
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