BELLUNO Da venerdì 11 a domenica 13 settembre alla “Gregoriana” di Auronzo di Cadore, approfondimento dedicato alle montagne con illustri relatori Il sito telematico chiesabellunofeltre da l’annuncio di un corso (per un massimo di 70 partecipanti) proposto dall’associazione Casacomune, in collaborazione con la diocesi guidata dal vescovo Renato Marangoni e l’Uncem, sul tema: “Abitiamo la terra. E’ la nostra casa comune” con approfondimento dedicato alle montagne. L’iniziativa sarà attuata da venerdì 11 a domenica 13 settembre nella “Gregoriana” di Auronzo di Cadore “nel bellissimo scenario delle Dolomiti, riconosciute Patrimonio dell’Umanità, a pochi chilometri dal lago di Misurina, dalle Tre Cime di Lavaredo, dai Cadini, dal Sorapiss, dalle Marmarole, dalla conca di Cortina d’Ampezzo con la valle del Boite, dal Comelico, dal Centro Cadore; immersi nella meravigliosa foresta di Somadida che ha fornito molti degli alberi su cui si è costruita Venezia”. Si tratta del primo corso “itinerante” di Casacomune che, in questo caso, ha il suo focus di approfondimento sulle Montagne nelle diverse sfumature: montagne come ricco serbatoio di biodiversità ma anche montagne come luoghi fragili, delicati, sulle quali i cambiamenti climatici hanno ripercussioni più evidenti e pesanti. Montagne (quasi la metà del territorio italiano) che subiscono da un lato sempre nuovi attacchi alla loro integrità e dall’altro (salvo pochissime eccezioni) un progressivo spopolamento che rende la gestione del territorio e la vita (in montagna così come in pianura) sempre più difficile. Ma anche montagne dove si registra un ritorno “per scelta” di nuovi montanari, montagne che, come ha dimostrato l’emergenza legata al Covid 19, sono state rivalutate per quello che offrono, da sempre: spazi vivibili nel verde (il contrario dell’assembramento) e vita di comunità. La montagna necessita di speciali attenzioni, anche per i residenti. Non può essere solo luogo per vacanze e fornitrice di beni essenziali (acqua, foreste). Viene precisato che i contenuti del corso verteranno sugli aspetti che stanno determinando cambiamenti drammatici per l’intera umanità e la natura nel suo insieme: il riscaldamento globale, la perdita di biodiversità naturale e sociale, la filiera del cibo, le migrazioni ambientali. Nel contempo il corso offrirà spunti di riflessione su nuovi stili di vita possibili e sulle radici etiche e spirituali che stanno alla base della conversione ecologica. Particolare approfondimento per le tematiche legate all’inquinamento atmosferico, alla biodiversità, alla filiera del cibo come opportunità di sviluppo e lavoro, alle questioni legate all’abbandono dei territori e agli scenari possibili per un ripopolamento armonico, con servizi adeguati alle sue specifiche caratteristiche. Destinatari dell’iniziativa? Le persone interessate ad approfondire le tematiche relative agli squilibri sociali e ambientali, a partire dall’analisi di quanto proposto dall’enciclica Laudato sì di Papa Francesco. Questo il programma: venerdì mattina: arrivo dei partecipanti e alle 11 presentazione del corso da parte di Marco Bussone (presidente Uncem) e Mirta Da Pra Pocchiesa (responsabile del progetto Casacomune); alle 11,30: Laudato si’, Laudato qui, l’enciclica di Papa Francesco per tutti, con don Luigi Ciotti, presidente di Gruppo Abele, Libera e Casacomune; dopo il pranzo, alle 15: “Le montagne e i montanari di ieri, oggi e domani, tra assalto, abbandono e ritorni” con Vanda Bonardo, presidente Cipra Italia e responsabile nazionale Alpi di Legambiente; alle 16,30: “Vaia, Angelus Novus in Dolomiti” con il sociologo Diego Cason; alle 18: “Cambiamento climatico e ambientale: enorme, inedita, epocale, sottovalutata. Quali prospettive dopo il Covid 19” con Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e giornalista scientifico di Rai e Il fatto quotidiano. Sabato 12 dalle 9: “La biodiversità che cambia attraverso il bosco: alberi secolari che crollano, animali che occupano spazi inesplorati e zecche che resistono all’inverno. Sfide e prospettive per una selvicoltura capace di futuro Introduzione teorica e passeggiata nel bosco” con Cesare Lasen e Tommaso Anfodillo; alle 12: “Riconnettere welfare e ambiente per riabilitare le aree interne” con Giovanni Carrosio, dell’Università di Trieste e Forum Diseguaglianze Diversità; alle 15: “Il cibo che cambia il mondo” con Lucio Cavazzoni, presidente di Goodland e socio fondatore di Casacomune; alle 16,30: “Esperienza: fare impresa allevando, coltivando, custodendo e innovando” con Marcello Martini Barzolai, allevatore: alle 18: “La montagna che produce” con Viviana Ferrario, geografa, Università Iuav di Venezia e presidente della Fondazione Comelico; alle 21,30: nell’antica Foresta Demaniale di Somadida riflessioni su “Una montagna di soprusi e di opportunità” con Marco Paolini, drammaturgo. Domenica 13 alle 8 (messa del vescovo di Belluno-Feltre mons. Renato Marangoni e alle 9,30: “Religione e/è ecologia) con Mariachiara Giorda, storica delle religioni dell’Università Roma Tre; alle 11: “Quali opportunità e sfide per i territori delle terre alte” con Andrea Membretti, docente di sociologia del territorio presso l’Università di Pavia e socio fondatore della rete internazionale ForAlps; alle 13 conclusioni. Il corso è coordinato dalla giornalista bellunese Mirta Da Pra Pocchiesa, di Progetto Vittime Gruppo Abele e socia fondatrice di Casacomune. Per altre informazioni bisogna rivolgersi alla sede di Casacomune, telefono 011 3841049, mail: [email protected] – fax: 011 3841092.
NELLE FOTO (sito chiesabellunofeltre, Montagna Tv, Il Faro Online, Corriere delle Alpi, Wikipedia, Facebook, Io Donna): il logo della tre-giorni di Auronzo; alcuni organizzatori o relatori: Marco Busone, Mirta Da Pra Pocchiesa, don Luigi Ciotti, Vanda Bonardo, Diego Cason, Luca Mercalli, Tommaso Anfodillo, Giovanni Carrosio, Lucio Cavazzoni, Viviana Ferrario, Marco Paolini.