l governo si è tirato indietro smentendo. La bozza, redatta su carta intestata dello Stato italiano, riporta ciò che è stato smentito dalla stessa vice ministro Todde, Due frasi tra loro contraddittorie e ora sconfessate dalla stessa Todde.
BORGO VALBELLUNA Il previsto “emendamento Giorgetti” da presentare all’approvazione del Decreto Sostegni sembrerebbe non più presente nel testo che sarà sottoposto al voto di fiducia oggi alla Camera. Per la triplice (Cgil Fiom, Cisl Fim e Uilm) l’ennesimo passo indietro del Governo rispetto al sostegno del Progetto industriale del polo italiano dei compressori che coinvolgerebbe i 350 dipendenti ACC di Mel (BL) e i 400 lavoratori dell’Ex Embraco di Riva di Chieri (TO). LA STORIA Nell’incontro con la Vice Ministro Todde del 23 aprile scorso la conferma che il Ministro Giorgetti avrebbe presentato l’emendamento per permettere ad Acc di accedere a risorse economiche necessarie per pagare gli stipendi e saldare debiti con i fornitori, con questo intervento legislativo le istituzioni tutte avrebbero trovato una soluzione adeguata a questa problematica. IL FUTURO “Ci aspettiamo dalla Vice Ministro Todde una immediata convocazione al Mise per avere ragguagli in merito a questo clamoroso dietrofront del Governo” spiegano i rappresentanti sindacali che illustrano l’ennesimo tentennamento della politica. Tutto ciò alimenta ulteriormente la tensione tra le 700 famiglie che da più di due anni si sentono rassicurare dalla politica circa il buon esito del progetto industriale Italcomp. “In questa drammatica fase pandemica .-concludono le rappresentanze sindacali – che porta con sé forti preoccupazioni sia dal punto di vista della salute che dell’occupazione, riteniamo fondamentale che l’azione politica vada nella direzione del sostegno a progetti industriali che prospettano il mantenimento occupazionale. Il cambio di passo annunciato dal Premier Draghi ad oggi rimane solamente un auspicio.”
DL SOSTEGNI: STEFANO BONA (FIOM CGIL) E IL FUTURO DI ACC A MEL
Alla provincia di Belluno serve di più una pista da bob o una fabbrica aperta! E quanto costerà la realizzazione, si dice 40 milioni di euro, e nulla per il lavoro?
BORGO VALBELLUNA Dopo le notizie apparse su alcuni quotidiani nazionali in merito a DL Sostegni, Stefano Bona della FIOM CGIL si interroga sul futuro ACC a Mel
Se, come si legge oggi in alcuni quotidiani nazionali, il ministro dello sviluppo economico Giorgetti non presenterà l’emendamento all’art. 37 DL Sostegni in conversione al senato tra domani e giovedì indispensabile per consentire l’arrivo in tempo utile, entro la fine di maggio, dei finanziamenti per proseguire le produzioni, la nostra reazione sarà durissima e la mobilitazione immediata! Il governo, il mise, la Regione Veneto, i nostri ministri, deputati e senatori non credano che consentiremo quello che abbiamo sempre definito un vero omicidio industriale gettando nella disperazione e nella precarietà 315 lavoratrici e lavoratori e le relative famiglie, è mai possibile che si trovino risorse per sostenere, a buona ragione, fino all’ultimo esercizio commerciale del paese e nulla per una azienda che se sostenuta potrebbe tornare ad essere protagonista nel mercato! Quale soluzione hanno in mente al ministero? La vendita di una azienda chiusa? Che fine hanno fatto i precisi impegni presi dal vice ministro Todde? Il presidente Zaia crede che gli perdoneremo di averci di fatto abbandonati? Sia chiaro fin da subito che se una soluzione non arriverà chiederemo conto ad ognuno di loro del fallimento del quale si sono resi responsabili!
UNITARIOAprile