ROMA Acc ha almeno tre potenziali compratori e nelle prossime settimane potrà avere nuova liquidità per continuare a produrre. Una conferma e una novità importante emerse dall’incontro di questa mattina al Ministero dello Sviluppo Economico, chiesto alcune settimane fa dai parlamentari bellunesi Bond, De Menech, De Carlo e Badole. La novità è che c’è la possibilità di garantire liquidità allo stabilimento, in modo che il commissario straordinario possa portare avanti la produzione. Di fatto, con la liquidità straordinaria garantita dall’articolo 37, a gennaio Acc non chiuderà. I Parlamentari hanno avuto conferma anche dell’interesse dello Stato nei confronti dello stabilimento di Mel.
“A precisa domanda – dice Dario Bond – il ministro ha risposto che esiste la possibilità che lo Stato italiano partecipi al 30% del capitale di Acc, a fronte dell’acquisto di un soggetto interessato.Tra l’altro abbiamo proposto al ministro anche un possibile accordo con un istituto politecnico, per sviluppare tecnologia a partire da Mel. Per De Menech dall’incontro di Roma una certezza, che in Valbelluna ci può essere un futuro produttivo.
STEFANO BONA, FIOM CGIL “Apprendiamo con grande piacere, dopo aver ascoltato in tutti i tavoli di tecnici del Mise e di Invitalia che l’art.37 non è applicabile per Acc, che il ministro Giorgetti si è invece impegnato a fare arrivare subito ad Acc i soldi necessari per ripartire con la produzione a gennaio. Una notizia bellissima. Immaginiamo che gli stessi dirigenti che negano l’accessibilità al finanziamento siano ansiosi di spiegarci, nel prossimo tavolo di crisi che si sono impegnati a convocare entro il 10 di Dicembre, ciò che consentirà ad Acc di incassare qualche milione di euro, come in una fortunata slot machine”.