BORGO VALBELLUNA
di Moreno Gioli
STEFANO BONA, FIOM CGIL
“Urlare” che la pazienza dei lavoratori è davvero esaurita: è da 22 mesi (dall’annuncio cinese della dismissione) che attendono – lavorando sodo – che le istituzioni cui compete rappresentare e difendere la loro dignità diano risposte chiare e affidabili, smettendo una volta per tutte i balletti delle promesse degli annunci degli impegni sempre a vuoto. Anche le tre settimane di vita in più a giugno i lavoratori se le sono comprate attraverso il loro sudore e solo grazie al rispetto e all’ammirazione che sono riusciti a suscitare – per loro e financo per i loro sindacati e per il loro commissario – nei clienti e nei fornitori di tutta Europa. Poi grazie alla Regione che sotto l’impulso sindacale ha messo al tavolo la filiera ACC in modo credibile e con parole di verità (senza i disastri ministeriali del 23/4): ma ora è il Mise a dover parlare, e con i fatti. La data in cui arrivano i soldi! Poi c’è il dovere politico e istituzionale di spiegare cosa vuol fare del progetto ItalComp e della politica industriale per l’elettrodomestico; e se vuole difendere la dignità in Europa del Paese contro i soprusi austro-nipponici.
MAURO ZULIAN, FIM CISL
MAURO FERRARO, UILM
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