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BELLUNO Una delegazione della Cgil di Belluno ha incontrato ieri mattina la segretaria provinciale del Partito democratico, Monica Lotto per uno scambio di vedute sulle principali crisi aziendali del territorio e per individuare punti di comune interesse sui temi nazionali e che riguardano la gestione del PNRR sui temi del “lavoro”, soprattutto nelle sue articolazioni locali. Si è condivisa la preoccupazione sulla crisi della ACC di Borgo Valbelluna: il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Veneto non stanno fornendo alcuna informazione ‘Sulla vicenda è calata una cappa di silenzio impenetrabile e preoccupante’. I timori della Camera del Lavoro sulla possibile mancanza di interesse a salvare l’azienda e salvaguardare i lavoratori sono stati condivisi dalla segretaria. «Nonostante numerosi solleciti attraverso i canali ufficiali, i mezzi di comunicazione e persino le attività parlamentari, né il ministro dello Sviluppo Economico, né la Regione sembrano intenzionati a mettere la testa sul dossier», afferma Lotto. «Le linee di credito, unica speranza per tentare di far ripartire la ACC, sono ancora ferme.. La produzione manifatturiera nel bellunese è strategica per l’intero territorio e non può essere abbandonata. Come non si possono abbandonare oltre 300 lavoratori e le loro famiglie a cui in passato sono già stati chiesti (e ottenuti) fin troppi sacrifici». Le difficoltà di interlocuzione con il MISE, che rimanda di volta in volta la soluzione applicativa dell’articolo 37, sono il primo elemento di preoccupazione e su questo deve essere fatta chiarezza in modo continuativo e pressante. All’incontro ha partecipato il deputato Roger De Menech, autore la settimana scorsa alla Camera di un accorato appello al ministro dello Sviluppo economico perché affronti le crisi aziendali in atto con l’obiettivo di mantenere in Italia le produzioni industriali ritenute strategiche. Era presente anche il responsabile dl Pd di Belluno, Roberto De Moliner. Intanto in Consiglio regionale è stata respinta con 26 voti contrari e 7 favorevoli la mozione con cui le opposizioni chiedevano un ruolo attivo di Veneto Sviluppo, non solo per agire in contesti di crisi, ma anche per sostenere progettualità innovative, come per esempio le operazioni di Workers buy Out e a valutare, inoltre, la collaborazione con la Regione del Piemonte che a differenza del Veneto ha creato un proprio Fondo “salva imprese” attraverso Finpiemonte. «È tempo che la Regione si assuma le proprie responsabilità e cominci a produrre risultati, anche in filiera con il governo nazionale, visto che al Mise c’è Giorgetti della Lega», conclude Lotto. «Continuiamo a pensare ad un ruolo nuovo della finanziaria regionale, Veneto Sviluppo, che proprio sulla vicenda ACC, dovrebbe intervenire in modo diretto».
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