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LA CALATA AL MISE PER CHIEDERE DI FAR RIPARTIRE IL PROGETTO ITALCOMP
lavoratrice Daniela Comiotto
BORGO VALBELLUNA “il progetto deve ripartire, questa inerzia sta ammazzando due fabbriche, di due diversi territori – Mel nel bellunese e Riva di Chieri in provincia di Torino – e con esse i loro 800 lavoratori. Lo dichiarano Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom e responsabile settore elettrodomestico e Claudia Ferri, coordinatrice nazionale Fiom settore elettrodomestico, anche loro come molti e non solo bellunesi e piemontesi offesi da un silenzio che danneggia ed è ormai intollerabile. Per questo oggi manifestazione sotto al Mise con i lavoratori di Embraco e Acc Wanbao a chiedere un intervento immediato da parte del governo, per non far morire il progetto Italcomp e salvaguardare i lavoratori delle due fabbriche. Italcomp è stato presentato in due Prefetture, a Belluno e a Torino, plaudito come un progetto ambizioso, di buona politica industriale e che stava passando dalla fase progettuale, dopo un lungo lavoro di confronto con le parti sociali, a quella di realizzazione. Oggi invece, dopo il cambio di governo, osserviamo soltanto un silenzio a cui non riusciamo a dare più alcuna giustificazione. “Se questo progetto è potuto partire ed è arrivato al punto in cui si trova è grazie alla tenacia di tutti quei lavoratori che hanno tenuto in vita la fabbrica, credendo ostinatamente nella possibilità di tornare a produrre e lavorare, questa immobilità invece rischia di far saltare l’intero progetto, le due fabbriche e tutti i posti di lavoro, inaccettabile soprattutto in una fase in cui il mercato dell’elettrodomestico è in forte ripresa” concludono le rappresentanti della Fiom
Stefano Bona
il segretario FIM
ROMA Dal Ministero dello Sviluppo Economico, anzi dalla pagina facebook di Alessandra Todde, ViceMinistra allo Sviluppo Economico si apprende: “A seguito dell’assegnazione delle deleghe, ho definito oggi il calendario delle vertenze che saranno convocate nelle prossime due settimane al Ministero dello Sviluppo Economico, convocazione per l’ACC-EMBRACO il 23 aprile