Momento drammatico in Acc a Borgo Valbelluna, dopo le comunicazioni di ieri del Commissario Maurizio Castro sono state indette le assemblee per informare lavoratori e lavoratrici e la conferenza stampa che trasmettiamo
DI MORENO GIOLI
Momento drammatico in Acc a Borgo Valbelluna, dopo le comunicazioni di ieri del Commissario Maurizio Castro sono state indette le assemblee per informare lavoratori e lavoratrici e la conferenza stampa che trasmettiamo
Mauro Zuglian Fim Cisl- Michele Ferraro Uilm- Maurizio Zatta- Massimo Busetti- Nadia De Bastiani, rsu Acc
Attori principali sono gli Istituti di Credito, è superficiale inviargli comunicati stampa, le Banche vanno convocate. Faremo qualche cosa di forte che stiamo organizzando. Mi ha fatto specie augurare buona Pasqua, come a Natale quando dicevamo speriamo di trovare i cancelli aperti con il nuovo anno. Siamo nelle stesse condizioni, in una situazione difficile e drammatica, guai a mollare. Ci è stato detto di stare tranquilli perché è stato fatto un decreto… ma che decreto e come si fa a stare tranquilli. Nessuno ha mandato notizie pur sapendo che avevamo le assemblee. Nessuno ha inviato comunicati stampa, nemmeno i due Ministri bellunesi. Siamo andati avanti in qualche maniera, raffazzonando Voglio proprio vedere cosa diranno i Ministro domani, quelli che dicevano non preoccuparti, che si diano da fare. ItalComp non è nata nelle Camere Sindacali, ma voluta dal Governo. D’Incà sta facendo una partita in solitaria che non agevola le soluzioni. A me proccupa il ritardo da parte del Ministro di dare le deleghe ai Sottosegretari, che rallenta tutti i lavori. Apprezzo l’attivismo del Ministro D’Incà ma per una partita così complicata serve un gioco di squadra con gli altri Parlamentari della Provincia che si sono dichiarati disponibili a sostenerci. Come si fa a girare la testa dall’altra parte… o stiamo diventando scomodi per qualcuno? Siamo commissariati da un anno, da un anno stiamo andando avanti con le nostre forze. Siamo lavoratori non menti brillanti del Ministero. I Ministri come possono pensare che un’azienda possa andare avanti senza prestiti con le sue gambe, allora non andavamo commissariati, ci stanno prendendo in giro nella maniera più brutta, prendono in giro il mondo del lavoro e gli operari. I lavoratori sono incazzati ma non hanno nemmeno la voglia di dirlo. Dopo 7 sabati di lavoro straordinario sono in cassa integrazione per ridurre i costi… e anche il nostro stipendio a noi che non prendiamo certo 10mila euro al mese. Per forza prima o poi scoppia qualche cosa, se eravamo “sani” non dovevamo essere commissariati. Se stiamo dando fastidio a qualcuno che ce lo dicano. Il Mise dov’è? Se non si occupa di queste problematiche Mi vengono in mente ricordi lontani quando Ramella ci aveva detto di non preoccuparci che andava troppo bene, poi è arrivato il fallimento. Poi i soldi finiti in Austria, poi i cinesi, poi il Governo. Il piano industriale va definito quando c’è una società e ancora ItalComp non c’è. Siamo all’esasperazione. Non si fanno annunci sulla pelle dei lavoratori, pretendiamo rispetto. O ci rispondono o andiamo a chiederlo di nuovo.