“Impegno straordinario da parte della Regione per sostenere le imprese venete per le quali l’accesso al credito risulta essere un percorso a ostacoli”. A dirlo è l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato annunciando che, a seguito di una riallocazione delle risorse interne del più generale sistema degli strumenti di garanzia regionali, con apposita delibera la giunta veneta ha ampliato le possibilità operative del Fondo di riassicurazione gestito da Veneto Sviluppo, portandolo a circa 28,5 milioni di euro di euro, rispetto ai 24 milioni precedentemente disponibili.
“La decisione – spiega Marcato – è stata presa constatando come fra la gamma degli strumenti di garanzia questo risulti particolarmente apprezzato dagli operatori del mercato del credito”.
Lo strumento in questione è sofisticato e basato su di un meccanismo di funzionamento piuttosto complicato. Semplificando al massimo, tale meccanismo può essere così descritto:
a) La banca concede alla PMI un finanziamento (che potrà essere sia a breve che a medio termine);
b) Al fine di ridurre il rischio sostenuto nei riguardi dell’impresa, la banca ottiene da un Confidi una garanzia, a parziale copertura del finanziamento concesso;
c) A sua volta, il Confidi che ha rilasciato la propria garanzia, può coprire il rischio impresa, assunto in correlazione al rilascio della garanzia, riassicurando la sua garanzia presso Veneto Sviluppo, a valere sui fondi regionali stanziati per queste finalità.
Facendosi carico di una parte del rischio, i fondi pubblici utilizzati in tal modo, consentono ai Confidi di rilasciare un volume di garanzie superiore a quello che potrebbero dare normalmente, sempre mantenendosi rispettosi delle regole di vigilanza imposte dagli Istituti Centrali.
“In tal modo – aggiunge Marcato – aumentando l’ampiezza dell’ombrello di protezione dei Confidi, la Regione facilita l’accesso al credito alle PMI in un momento in cui, come testimoniano i dati Bankitalia, è proprio la fascia di imprese più piccole quella che maggiormente soffre per la stretta creditizia”.
L’importo medio del singolo finanziamento concesso, nel 2018, è sceso infatti a circa 62.000 euro, dai circa 71.000 euro registrati nel 2013: segno che è proprio sul micro-credito che lo strumento in argomento riesce a meglio interagire.
Analizzando i dati sul volume complessivo degli interventi, risulta che nel 2018, con un utilizzo di risorse del fondo accantonate a garanzia pari a circa 20,5 milioni, Veneto Sviluppo ha potuto sostenere riassicurazioni per circa 226 milioni che, a loro volta, hanno garantito un portafoglio di finanziamenti complessivo per circa 570 milioni, con un effetto moltiplicatore, tra risorse impiegate e finanziamenti sostenuti, pari a circa 1:27. Il tutto ripartito su 9.131 operazioni di finanziamento, per un importo medio singolo appunto di 62.000 euro.
Alla luce dei dati sopra riportati, l’operazione approvata ieri in Giunta consentirà di ampliare il volume di finanziamenti alle PMI fino a circa 700 MLN.
“Si tratta insomma – conclude Marcato – di uno strumento particolarmente innovativo, ed estremamente ben mirato sulla piccola/micro impresa, cui la Regione del Veneto ha prestato particolari attenzioni tecniche, mediante l’adozione di un regolamento all’avanguardia, che testimonia della valida collaborazione con il mondo dei Confidi e delle banche”.