Comune di Livinallongo del Col di Lana (all’epoca, novant’anni or sono, 2.036 abitanti) sostenne negli anni 1929-1931, settimo e nono dell’era fascista, una spesa di 106 mila 356,65 lire per la costruzione della Caserma-Rifugio “Gioppi” nel villaggio Arabba: un fabbricato destinato alle truppe, in particolare nel periodo delle esercitazioni invernali, ed intitolato all’eroico colonnello conte Antonio Gioppi. La figura di Gioppi è così illustrata da Wikipedia: Figlio di un notaio roveretano, il colonnello Gioppi fu un ufficiale del Regio Esercito, appartenente al 7. Reggimento Alpini. Durante la prima guerra mondiale combatté valorosamente sul monte Pasubio il 13 ottobre 1916, rimanendo gravemente ferito. Morì a Schio il giorno seguente. Fu insignito della medaglia d’oro al Valor Militare. Sepolto inizialmente nel cimitero di Schio, nel 1926 venne traslato nell’Ossario di Pasubio. Al colonnello Gioppi sono state dedicate una caserma ad Arabba in provincia di Belluno, base logistica ed addestrativa del Comando e Supporti tattici della Brigata Alpina Tridentina, una via nel comune natale, e una in quello dov’è deceduto. Gli fu conferita la medaglia d’oro con questa motivazione: “Comandante di un gruppo di alpini, impresse alle sue truppe tale slancio e con il suo grande ascendente morale, trasfuse in esse tale ardimento che, nonostante le gravi difficoltà, trionfava della fiera resistenza di un nemico in forze e risoluto, conquistando importanti posizioni ed affermandovisi. Sprezzante di ogni pericolo, seguendo da presso le colonne moventi ai sanguinosi attacchi, pronto ad intervenire di persona quando le circostanze lo richiedessero, il 13 ottobre, al suo posto di comando, battuto da micidiale fuoco avversario, cadeva mortalmente colpito da una granata nemica. Monte Pasubio, 9-13 ottobre 1916”. Fu insignito anche di medaglia d’argento e nominato cavaliere dell’Ordine militare di Savoia. La Caserma-Rifugio di cui abbiamo detto sopra, venne poi acquistata dal Ministero della Guerra che la diede in consegna al comando del 7. Reggimento Alpini. Quanto precede è scritto nell’ormai introvabile libro “La provincia di Belluno in regime fascista” edito in sole 300 copie il 21 aprile 1934, per i tipi della tipografia Panfilo Castaldi di Feltre, a cura della Regia Prefettura e della Federazione provinciale fascista di Belluno, con il resoconto dell’attività svolta e delle opere compiute sotto il regime dalle amministrazioni e dagli enti della provincia. Ma non solo la caserma, a Livinallongo del Col di Lana: negli anni 1927 e 1928 il Comune spese 31 mila 840,34 lire per la strada “Andraz-Busa Caraboc” innesto con la provinciale Cernadoi-Rucavà-Caprile: fu sistemata infatti la strada che dal villaggio di Andraz “che trovasi lungo la strada statale delle Dolomiti, conduce alla località Busa Caraboc, punto di innesto con la provinciale Cernadoi-Rucavà-Caprile. Negli anni 1927-28-29 e 1932 l’impegno comunale (quantificato in 81 mila725,77 lire) fu rivolto alla costruzione del magazzino dei Pompieri di Pieve e Casa del fascio: fabbricato che esisteva prima della guerra ma era destinato allora a sede del magazzino Pompieri volontari e delle Scuole elementari. Distrutto completamente dalla guerra, “il magazzino venne riattato, ingrandito e sistemato diversamente: quale magazzino e ufficio del corpo dei Pompieri volontari e quale sede della Casa del fascio ove si trovano tutti gli uffici delle diverse organizzazioni fasciste esistenti. Il nuovo fabbricato, a tre piani, trovasi nella via Roma del capoluogo”. L’ultimo intervento comunale segnalato all’epoca è quello risalente all’anno 1931 quando il Comune spese 10 mila 995,70 lire per la costruzione del muro di sostegno Sottochiesa: il muraglione fu realizzato attorno alla Chiesa e al Municipio e fu sistemato il piazzale e resi più sicuri i due fabbricati.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “La provincia di Belluno in regime fascista”, sito Frontedolomitico, Mapio.net): l’inaugurazione della Casa del fascio ad Arabba; la freccia sulla panoramica indica la caserma Gioppi: il colonnello conte Antonio Gioppi; la caserma intitolata al valoroso ufficiale, medaglia d’oro e d’argento al valor militare.