LIVINALLONGO “La Bellezza Rilevata” è questo il titolo della mostra che sarà visibile fino al 28 settembre ad Arabba, nel cuore delle Dolomiti. Una selezione di dipinti di Nanni De Biasi sono esposti per tutta l’estate nella sala al piano terra dell’Ufficio Turistico di Arabba. Diciotto quadri ad olio che testimoniano la qualità del lavoro di “Nanni”, alpinista, fotografo e pittore. Opere risalenti e opere recentissime, alcune terminate a mostra aperta, per dare tutte assieme l’idea del sentimento forte, panico che lega De Biasi alla natura della montagna dolomitica, all’eterna anima mundi, qui svelata in una visione fuori dal tempo, in cui la presenza dell’uomo e dei suoi manufatti è esclusa. Sarà inoltre disponibile il volume edito lo scorso Natale e dedicato a una selezione di opere degli ultimi dieci anni con un racconto dell’artista. Un’iniziativa che vanta anche il patrocinio dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. Martedì 13 agosto alle ore 17:30 nella sala mostre ci sarà un momento conviviale con l’artista con l’introduzione di Angelo Pauletti. Apertura: fino al 28 settembre tutti e giorni dalle ore 08:30 alle ore 12:10 e dalle ore 15:30 alle ore 18:30. Dal 26 agosto esclusa la domenica. L’ingresso è libero. Ulteriori informazioni Ufficio Turistico di Arabba: Tel. +39 0436 79130 e-mail [email protected]
CHI E’ GIOVANNI DE BIASI (“NANNI”)
Nato a Cortina d’Ampezzo nel 1950. Si laurea in architettura e lavora nel campo della comunicazione d’impresa, parallelamente coltiva la grande passione per la montagna attraverso la scalata e la documentazione fotografica. Altra grande passione di De Biasi è la pittura approcciata in giovinezza e successivamente lasciata decantare per trent’anni, ora ci si dedica esclusivamente. De Biasi, oggi conta la creazione di oltre cento opere, ritrae i gruppi montuosi e le vette dolomitiche, la lui conosciute letteralmente palmo a palmo, le descrive minuziosamente, con l’attenzione del fotografo. Presta particolare interesse alla morfologia della montagna, vissuta con quel senso di compenetrazione e di trasporto contemplativo concepibile soltanto da chi ha donato loro il proprio sudore e il proprio tempo.