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BELLUNO Domenica 13 aprile 2025 è venuto a mancare a Liegi, all’età di 85 anni, Sante Comel, originario di Carve, frazione del Comune di Borgo Valbelluna, già presidente della Famiglia Bellunese di Liegi. L’Associazione Bellunesi nel Mondo si unisce al dolore della moglie Marcelle e dei figli Frédéric, Isabelle e Laurence, ricordando un uomo che ha saputo rappresentare con dignità e orgoglio la comunità bellunese all’estero. I funerali si terranno sabato 19 aprile alle ore 10:00 nella chiesa di Saint-Joseph d’Ivoz Ramet, a Liegi. La sua figura va ben oltre l’impegno associativo: Sante Comel è stato infatti uno degli ingegneri coinvolti nella costruzione del CERN, il Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire, oggi il più grande laboratorio di fisica delle particelle al mondo. Comel, figlio di un emigrante trasferitosi a Liegi, si laureò in ingegneria e fu assunto in un’importante acciaieria specializzata in leghe particolari. Questa industria fu selezionata per fornire l’acciaio destinato alla realizzazione del primo grande acceleratore di particelle circolare del CERN. I materiali dovevano soddisfare requisiti tecnici molto stringenti: acciai magnetici, sagomati e curvati con precisione, lavorati attraverso prove e sperimentazioni complesse. L’acciaieria, che impiegava oltre 30.000 persone, si dimostrò all’altezza della sfida.Comel stesso ricordava con orgoglio gli anni trascorsi in quel progetto: «Furono anni entusiasmanti. I problemi erano tanti, soprattutto nella lavorazione e curvatura delle grandi lastre d’acciaio, ma riuscimmo a realizzare un prodotto all’altezza delle aspettative». Il suo contributo si estese anche agli ampliamenti successivi del laboratorio, fino agli anni 2000. La figura di Sante Comel si inserisce in una lunga storia di emigrazione bellunese fatta di sacrificio, competenza e integrazione. Se molti emigranti del passato trovarono impiego come minatori in condizioni difficili, Comel rappresenta la seconda generazione che, attraverso studio e lavoro, ha saputo contribuire a progetti scientifici di portata globale.Il commento di Oscar De Bona, presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo: «Con la scomparsa di Sante Comel perdiamo non solo un presidente appassionato, ma un esempio concreto di come l’emigrazione bellunese abbia saputo dare un contributo fondamentale allo sviluppo scientifico internazionale. Il suo impegno professionale e associativo rappresenta l’essenza dei valori che l’Abm promuove da sempre: identità, dedizione e orgoglio delle proprie radici. Alla sua famiglia va il nostro più sentito cordoglio». Il ricordo della sua opera e del suo impegno umano e professionale rimane un esempio per le nuove generazioni, simbolo della capacità bellunese di farsi strada nel mondo, con umiltà e competenza.