Padre dell’ex assessore comunale al turismo di Belluno Yuki D’Emilia alla quale inviamo un messaggio di vicinanza
REDAZIONE Si e’ spento, dopo una lunga malattia, il giornalista Pio d’Emilia, 68 anni. Viveva in Giappone da quarant’anni e da li ha collaborato con varie testate italiane e straniere. Per tutti Pio era soprattutto un grandissimo punto di riferimento per cercare di capire la cultura giapponese. Nel 2011 fu uno dei primi giornalisti ad arrivare nelle zone colpite dal grande disastro che colpì il Tohoku e soprattutto nell’area evacuata intorno alla centrale di Fukushima dove, con il materiale raccolto, scrisse e produsse un libro: “Tsunami Nucleare” e un docufilm: “Fukushima, a Nuclear Story”. Durante la pandemia ha collaborato con #laltrogiappone e, di cui era socio onorario, per la realizzazione del progetto “# Covid 19 – Cronache differite dal Giappone” ed era stato a Napoli durante ‘evento culturale de l’Altro Giappone al Museo Archeologico Nazionale nel 2021. La notizia della morte del giornalista ha suscitato commozione in Cadore e nel bellunese, ad Auronzo possedeva una abitazione e dove soggiornava quando rientrava in Italia per un periodo di vacanza.
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