BELLUNO La famiglia del giornalismo bellunese piange la scomparsa di Sergio Sommacal, deceduto al nosocomio “Sant’Orsola” di Bologna a metà marzo dove era ricoverato dopo un intervento chirurgico all’ospedale S. Martino di Belluno. Nato nell’Oltrardo cittadino nel 1940, si diplomò perito elettrotecnico all’Istituto “Segato” del capoluogo, dopo un breve servizio come insegnante supplente di disegno all’Istituto Minerario Follador di Agordo, già da giovane dimostrò però particolare attitudine al mestiere del giornalista. Entrò ben presto negli organici del “Gazzettino”, quotidiano nel quale ricoprì vari incarichi nelle redazioni periferiche e nella sede centrale di Mestre. Rientrato nella città natale terminò la carriera quale capo servizio della Redazione di Belluno. Cronista di razza, sanguigno e profondo conoscitore del territorio, diede fra l’altro alle stampe il libro ormai introvabile “Chi non beve in compagnia…” nel quale tratteggiò personaggi e caratteristiche della Belluno degli anni tra il 1940 e il 1960. Negli ultimi tempi si occupò anche della parte informativa del “Premio d’Oro” per conto dell’Amministrazione provinciale. «Con Sergio – ricorda Dino Bridda, direttore responsabile di “Bellunesi nel mondo” – scompare uno degli ultimi rappresentanti della vecchia scuola giornalistica, sempre attento all’evolversi degli eventi, caustico e coinvolgente, cronista di vaglia alieno dal sensazionalismo. Mi è stato amico e collega rispettoso e prezioso, davvero una bella penna! Con lui c’era solo da imparare». Sommacal lascia la moglie Massimina ed i figli Stefania, Sara e Silvano. Le sue ceneri saranno tumulate nel cimitero di Cusighe nell’Oltrardo dove nacque. (FOTO: Amico del Popolo)
LA NOTA DI CORDOGLIO DI ASSOSTAMPA BELLUNO
La scomparsa di Sergio Sommacal rappresenta la perdita di un pezzo della memoria storica del nostro territorio: giornalista preciso e attento, attivo nell’ambito del sindacato, per anni è stato membro del direttivo dell’Assostampa provinciale. Con lui, salutiamo un collega appassionato, curioso, sempre corretto, pungente ma mai sopra le righe. Da parte del consiglio direttivo di Assostampa Belluno le più sentite condoglianze alla moglie Massimina e ai figli Sara, Silvano e Stefania
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