OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI La pagina dell’Agordino si apre con un articolo di giudiziaria a firma di Cristina Contento. Un 34enne agordino davanti al giudice: aveva chiesto foto intime alla ragazza che invece ha raccontato tutto alla madre. Si chiama adescamento di una minorenne su Whatsapp: l’uomo concorda la messa alla prova per svolgere lavori socialmente utili in un Comune agordino. Lui, 34 anni, era riuscito a contattare una compaesana di venti anni di meno: la ragazzina parte offesa ha infatti 14 anni. Ieri in tribunale, davanti al giudice Angela Feletto, doveva rispondere di adescamento di minore in relazione al reato di pornografia minorile (è difeso dall’avvocato Simona Ianese)…. La chat virtuale era andata avanti per un bel po’ di tempo, quasi sei mesi .Ieri il giudice Feletto ha dunque rinviato il procedimento in attesa che sia redatto il programma di lavori socialmente utili che il 34enne svolgerà in un ente pubblico agordino.
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