BELLUNO Gli Agenti di Commercio, come tutta la filiera produttiva, rischiano la paralisi, fermi al palo con costi non più sostenibili per il caro carburanti e con provvigioni ferme al 2020-2021 che non tengono conto degli enormi aumenti delle spese per la professione. Troppo pesante la pressione fiscale sul reddito (53,5%) e il costo indotto per esercitare la propria professione che gli Agenti di commercio devono sostenere per un’attività che movimenta il 70% del PIL nazionale. Dopo due anni di Covid che li ha obbligati ad un’alternanza tra lavoro e pause forzate con ricavi ridotti all’osso, ora l’incertezza internazionale che grava sulla produzione ma anche sui costi diretti per chi fa mediamente 40-50.000 chilometri all’anno, non sono più accettabili per una professione che conta 235.000 operatori in Italia, con bilanci famigliari e disponibilità sempre più risicate.
AUDIO, FRANCO ROCCON