ULTIM’ORA DALL’ASSESSORE GIANPAOLO BOTTACIN “Frana di Perarolo in accelerazione. Evacuata un’altra famiglia. Sul posto il geologo della Regione siamo in collegamento con il professor Casagli (unifi) e Galgaro (unipd). Il torrente Boite ha una portata molto ridotta. Piuttosto è stato incrementato il monitoraggio a vista (oltre che strumentale) da parte della Protezione civile”
IERI ALLA RADIO E L’AGGIORNAMENTO ODIERNO DELLA PREFETTURA DI BELLUNO
BELLUNO Il sindaco pubblica sulla pagina facebook la notizia del pericolo a Perarolo, per la frana. La notizia viene subito condivisa dai social e l’assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin dice:
“Relativamente al Boite anche se ci fosse una parziale ostruzione dello stesso a causa della frana della Busa del Cristo la portata del Boite è tale da non creare problematiche idrauliche a valle . Ho appena sentito il Prefetto Sergio Bracco, dandogli tutti gli elementi necessari a chiarire la situazione”.
Poco prima il sindaco Jacopo Massaro scriveva invece: ” La Prefettura di Belluno ha diramato uno stato di allarme: sono in atto movimenti della frana denominata “busa del Cristo”, a Perarolo di Cadore, e si teme un collasso della frana con possibile ostruzione del torrente Boite. Questo potrebbe comportare situazioni di rischio idraulico (ad esempio ondate improvvise) lungo l’alveo del fiume Piave a valle di Perarolo, e quindi anche a Belluno.
STAMANE PAGINA FACEBOOK MASSARO: ATTENZIONE: rientro dello stato di allarme. A seguito della comunicazione della Regione del Veneto, e della Prefettura di Belluno, si comunica il rientro dello stato di allarme per la frana di Perarolo di Cadore.(bene così).
DALLA PREFETTURA DI BELLUNO Nel tardo pomeriggio di ieri, 9 febbraio 2021, la Regione Veneto ha fatto presente di non ravvisare “alla luce delle portate in atto del T. Boite, l’immediato rischio idraulico per le aree lungo il F. Piave, a valle del Comune di Perarolo di Cadore, di cui all’allegato 9 della procedura”. La Prefettura ha quindi immediatamente trasmesso, a tutti i destinatari del precedente messaggio di allarme, i sopravvenuti elementi tecnici forniti dai competenti uffici regionali.Nei prossimi giorni sarà organizzato un apposito incontro per verificare l’esigenza di aggiornare la procedura, con particolare riguardo all’allertamento dei territori a valle di Perarolo, tenuto conto del possibile mutamento di tale specifico scenario di rischio.