VENEZIA
I NUMERI
1703000 test dal 21 febbraio con una macchina performante da 15 mila test al giorno, ci sono poi i test rapidi e la Regione è stata la prima a metterli in atto con la “saponetta” pungi dito pari a 1360000. Positivi 24667 (+138), Isolamento 7837 (-71), Ricoverati 151 (+8) positivi 99, terapia intensiva 18 (+12 di cui 12 positivi) DECESSI 2141 (+3), dimessi 3979 (+10).
Sintomatici 181, Isolati 7837 cioè i sintomatici sono il 2,31%, Positivi di oggi rapportati agli isolati la percentuale è del 37% cioè 1 su tra è positivo. Il dato più interessante: 181 sintomatici su 2940 positivi, il 94% dei positivi non ha sintomi.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI ZAIA
«Lunedì aprono le scuole, abbiamo registrato l’nquietudine delle famiglie di qui il punto stampa per spiegare come si riaprirà.
Non esiste una emergenza ospedaliera in Veneto. Abbiamo micro focolai familiari e qualcuno aziendale, un asilo nido a Mussolente, nel Vicentino. Ma sono tutte situazioni sotto controllo.Tampone rapido per tutti gli scrutatori alle prossime elezioni. Scuola inizia lunedi sulla scorta delle decisioni nazionali non avendo la Regione autonomia decisionale. Quest’anno abbiamo deciso di aprire il 14 settembre, vedremo di sollecitare le scuole perché durante le elezioni restino chiuse il minimo indispensabile. Siamo chiamati anche ad applicare il piano di Sanità Pubblica su queste linee abbiamo fatto una battaglia che è servita, le regole sono emanazione del Governo centrale.
IL NUOVO ANNO SCOLASTICO, mascherine, distanze e giocattoli comuni quelli portati da casa non possono essere scambiati con altri. La macchina della Sanità veneta è allertata, saremo rapidi nell’intervenire quando e se si verificheranno casi di contagio.
LA DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO RESP.DIP.PREVENZIONE Ci troviamo come quando alla fine del lockdown sono state riaperte le attività produttive il nostro impegno si basa sulle direttive nazionali. Come nelle attività produttive la scuola andrà ad individuare un responsabile un referente che si raccorda con le Aziende Sanitarie locali. Al tampone positivo scatta l’indagine epidemiologica per tutta la classe e il tracciamento diventa fondamentale. La mascherina va tenuta in tutti gli sportamenti dello studente dove non è garantita la distanza minima di un metro, dal banco alla ricreazione, oppure in palestra o qualsiasi tipo di spostamento deve portare la mascherina (dai 6 anni in su) . Chi ha difficoltà a tenere la mascherina sarà valutato dall’insegnante di sostegno, che prevalga il buon senso e il docente indosserà la visiera. A ricreazione si consumi il pasto a distanza di sicurezza e poi si muova con la mascherina. I giocattoli vengono utilizzati se della struttura purché continuamente disinfettati, l’orsacchiotto portato da casa non deve essere scambiato con altri. Misurazione della febbre fino ai 6 anni al momento dell’ingresso dell’asilo nido o scuola dell’infanzia, di qui si accetta o meno il bambino. Per gli altri non sarà misura a scuola bensì a casa dai genitori (scuola primaria) bisognerebbe responsabilizzare i più grandi a farlo da soli. SENSO RESPONSABILITA’ deve essere dei genitori che non devono portare a scuola i bambini con sintomi che non si ripercuta sulla comunità.
L’ASSESSORE MANUELA LANZARIN La Regione ha coinvolto i medici e pediatri con un incontro a inizio settimana e ricevuto ieri le osservazioni rispetto ai tamponi rapidi che noi siamo disponibili a fornire in un certo numero per i pazienti.
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