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facciamo a finta che vada tutto bene ad Agordo ex isola felice?
AGORDO
L’aggressione all’ospedale di Agordo, le botte in corsia hanno fatto rapidamente il giro della Regione e del Paese. Prese di posizione dei dirigenti Ulss, sindacati, e Presidente della Regione. Finalmente anche oltre Agordo ora è noto che 2 personaggi da anni stanno mettendo paura alla gente, soprattutto coloro che vivono accanto come riportato in questo messaggio inviato ieri “ho letto l’ articolo dei 2 tossici, prenderanno provvedimenti? Noi qui vicino abbiamo veramente paura, io personalmente sono andata da tutte le autorità, ma ho avuto solo porte in faccia”.
Forse da oggi, visto il grave precedente dell’infermiera picchiata la soglia di attenzione si alzerà. Invitiamo coloro che vivono ad Agordo e si troveranno inevitabilmente faccia a faccia con certe persone, magari a spasso con il loro rottweiler senza museruola, collare guinzaglio a PRETENDERE l’intervento della Forze di Polizia, siano esse Vigili Urbani o Carabinieri, è una storia che ad Agordo va avanti da tempo tra le paure e la soggezione della gente. Perchè non si è intervenuti prima? Perché fare a finta che tutto vada sempre bene in Piazza Libertà?
mirko mezzacasa
Aggressione al Pronto Soccorso di Agordo: lesioni e minacce, applicato il Decreto anti-violenza
AGORDO
Aggressione al Pronto Soccorso di Agordo: infermiera colpita da tossicodipendente
Per quanto tempo Agordo e gli agordini saranno costretti a guardarsi le spalle dai due personaggi “noti” che da tempo fanno quello che vogliono tra la Piazza e le buie vie della città. Perché si è arrivati a tanto? Quali le soluzioni a garanzia di grandi e piccini prima che le cronache riportino altro? Inoltre certa gente gira con cane rottweiler senza guinzaglio, senza museruola nei bar della Piazza, tra gente spaventata
AGORDO Tensione al Pronto Soccorso di Agordo nella tarda mattinata di ieri, quando una donna tossicodipendente ha aggredito un’infermiera per non aver ricevuto il metadone richiesto. Insieme a un uomo, entrambi già noti alle forze dell’ordine, la donna ha colpito la professionista con un pugno, facendola cadere a terra. La situazione è degenerata ulteriormente quando la donna ha esibito un coltello, pur senza minacciare direttamente il personale. I carabinieri, prontamente intervenuti, hanno denunciato a piede libero la coppia. L’Ulss 1 Dolomiti ha attivato le procedure di incident reporting, e il direttore generale, Giuseppe Dal Ben, ha ricordato l’importanza del nuovo protocollo per la sicurezza dei lavoratori, in collaborazione con la Prefettura.
BELLUNO Un richiamo al senso civico e al rispetto dei ruoli, nella parole del Direttore dell’Ulss1 Dolomit Giuseppe Dal Ben, intervenuto sul fatto del giorno, l’aggressione all’ospedale di Agordo.
audio
Infermiera aggredita ad Agordo. Zaia, “Ennesimo fatto grave contro chi si occupa della nostra salute.
Nel Veneto, in un anno: 2.229 aggressioni a camici bianchi, un terzo verbali. Un numero che preoccupa e che deve far riflettere
VENEZIA “Innanzitutto rivolgo all’infermiera aggredita al pronto soccorso di Agordo i miei più sinceri auguri di pronta guarigione. Siamo di fronte all’ennesimo caso di violenza e inciviltà, talmente diffuse dal costituire una vera e propria emergenza. Mi auguro che le recenti decisioni prese a livello nazionale possano davvero concretamente combattere l’aggressività gratuita verso chi, indossando un camice, lavora per la salute di tutti noi”. Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Nessun gesto di questo tipo deve passare sotto silenzio – aggiunge Zaia – anche per creare nella comunità la consapevolezza che, quando ci troviamo di fronte a un operatore sanitario, si tratta di una persona che lavora per noi e la nostra salute e non merita, mai, di essere aggredita, verbalmente o, peggio, fisicamente”.
Uil Veneto: Ci vogliono pene esemplari
“Ancora una volta un’aggressione a sanitari in provincia di Belluno. Coloro che sono sempre al nostro servizio, come angeli custodi, per prendersi cura di noi, alla fine sono quotidianamente a rischio. E’ inaccettabile. C’è bisogno che vengano adottate pene esemplari ogniqualvolta un professionista della sanità veneta viene aggredito sia verbalmente che fisicamente. Esprimo con la Uil Veneto tutta la nostra vicinanza e solidarietà all’infermiera ferita”. Lo dice Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto.