AGORDO C’è un problema che assilla L’Asca, L’azienda speciale consortile Agordina e anche se il “mal comune è mezzo gaudio” il problema rimane, ad Agordo come nel resto della Regione. Secondo gli studi dell’URIPA con le assunzioni già fatte dalle Aziende Sanitarie e quelle che si faranno per introdurre la figura dell’infermiere di comunità, mancheranno nei Centri Servizi del Veneto quasi quattromila infermieri. Cosa stiano facendo per arginare i problemi nel resto della Regione non è noto, piuttosto ora si conoscono le contro mosse di Asca: il passaggio di livello di tutti gli infermieri con un aumento lordo di 128 euro al mese che li porta complessivamente a guadagnare oltre 500 euro al mese in più dei loro colleghi assunti con lo stesso contratto (306 euro di stipendio e 200 euro netti di welfare) e la messa a disposizione dell’alloggio nel primo mese di lavoro per i nuovi assunti favorendo così il loro inserimento nella comunità. Decisioni condivise dai sindacati convocati al tavolo dall’amministratore unico Mariachiara Santin con il direttore Arrigo Boito. Decisioni fondamentali in un territorio che offre molte opportunità di lavoro (Luxottica e strutture turistiche) e la difficoltà nel reperire alloggi e non sempre a costi ragionevoli che costringono il personale a cercare soluzioni abitative nei territori più centrali e più ricchi di servizi come in Valbelluna. Rispetto a quest’ultima azione strategica, ASCA sottolinea di avere già a disposizione un alloggio ma che sta lavorando con le Istituzioni per acquisire altre unità abitative e che inserirà la nuova opportunità (oggetto di altri incontri con le organizzazioni sindacali), nel sistema welfare. Gli accordi di oggi sono da tutti considerati un passo avanti per creare le migliori condizioni possibili ai vecchi e nuovi collaboratori dell’Azienda, ma certamente altre azioni verranno messe in atto per valorizzare il lavoro di tutti nella consapevolezza che la carenza di infermieri e operatori sociosanitari sta radicalmente cambiando il sistema dell’offerta. All’incontro di Agordo erano presenti per le Organizzazioni Sindacali Per CGIL-Fp Andrea Fiocco, Per CISL-Fp Mario De Boni e Leone Zingales, per CISL Fisascat Simone Centa, per UIL-Fpl Marianna Pasini
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AGORDOInfermieri in fuga dalle case di riposo. Il 2 luglio incontro con le organizzazioni sindacali sulle misure da mettere in campo per rendere ancora più appetibile l’impiego nelle Rsa. In Veneto, le aziende sanitarie stanno reclutando infermieri da assumere per i loro ospedali, anche in previsione di una nuova ondata di pandemia. Nelle graduatorie ci sono moltissimi professionisti che stanno operando nelle strutture per anziani e i centri di servizio potrebbero restare privi di infermieri. «Siamo nati tre anni fa e abbiamo sempre puntato su una presenza numerosa di infermieri – dice l’amministratore unico Maria Chiara Santin noi avevamo 14 infermieri prima del Covid e oggi ne sono rimasti in 10, molti del sud sono tornati a casa o sono andati in centri ospedalieri come Padova e poi ad Agordo non è facile trovare alloggi a prezzi agevolati” L’Asca punterà a soluzioni economiche vantaggiose se ne parlerà ad inizio mese.
LA NOSTRA INTERVISTA ALL’AMMINISTRATORE MARIA CHIARA SANTIN, DAL GIORNALE RADIO DELLE 16.30